![Javier Milei annuncia la chiusura della Télam: polemiche e ripercussioni 1 20240302 164531 2](https://masainews.it/wp-content/uploads/2024/03/20240302-164531-2.webp)
Javier Milei e la chiusura della Télam
Javier Milei ha annunciato la chiusura della principale agenzia di stampa argentina, la Télam, sottolineando che negli ultimi decenni è stata utilizzata come ‘agenzia di propaganda kirchnerista’. La famiglia Kirchner, figura dominante della politica argentina degli ultimi 20 anni, ha ricevuto critiche da parte di Milei, il quale ha espresso il suo disprezzo per i giornalisti e ha sottolineato la necessità di ridurre la spesa pubblica in maniera significativa. Questa decisione ha messo in luce le posizioni radicali dell’uomo politico argentino.
Storia travagliata della Télam
L’agenzia di stampa Télam ha una storia complessa: fondata nel 1945 come Telenoticiosa Americana dall’allora vicepresidente Juan Domingo Peron, ha subito diverse vicissitudini nel corso degli anni. Già chiusa nel 1963 a causa di trasmissioni ritenute ‘false e tendenziose’ dopo un colpo di stato, nel 1969 il governo argentino ne acquisì il controllo, trasformandola in un’azienda di stato. Nel 1994 fu ordinata la sua liquidazione, decisione poi revocata nel 1996. La possibile nuova chiusura della Télam potrebbe avere ripercussioni significative sui media e sull’informazione in Argentina.
La visione ultraliberista di Milei
Javier Milei è noto per la sua posizione ultraliberista, che propone un intervento minimo dello stato nell’economia. Nel suo ampio programma di riforme, attualmente in fase di presentazione al parlamento argentino, è inclusa la privatizzazione di circa quaranta aziende statali. In un discorso recente, Milei ha chiarito che in assenza di sostegno da parte dei parlamentari, governerà per decreto, sottolineando la sua determinazione nel portare avanti le proprie idee senza compromessi.