Il finale di ‘The Idea of You’: un cambio audace per un lieto fine Hollywoodiano
La trasposizione cinematografica di ‘The Idea of You’, tratta dal bestseller di Robinne Lee, ha suscitato un vivace dibattito tra gli appassionati del genere romantico. Il film, disponibile su Prime Video, vede protagonisti Anne Hathaway nel ruolo di Solène e Nicholas Galitzine in quello del cantante Hayes Campbell. La sceneggiatura, curata da Jennifer Westfeldt e diretta da Michael Showalter, ha introdotto significative modifiche rispetto al materiale originale, tra cui l’età della figlia di Solène e un finale completamente rinnovato.
Queste scelte non sono state casuali. Showalter e Westfeldt hanno mirato a creare un’opera che si distaccasse dal canone del genere per abbracciare una visione più ottimista e conforme alle aspettative del grande pubblico. Una svolta audace che ha riscritto il destino dei due amanti, proponendo una conclusione più in linea con i canoni del cinema Hollywoodiano.
Un finale pensato per il grande schermo
Nel libro, la relazione tra Solène e Hayes si conclude in modo amaro, lasciando il lettore con una sensazione di incompiutezza e malinconia. Al contrario, il film opta per un finale che sfiora il sogno romantico, dando spazio alla speranza e alla possibilità di un futuro insieme per i due protagonisti. Durante l’ultima conversazione tra Solène e Hayes, il cantante propone di attendere cinque anni, fino a quando la figlia di lei non sarà cresciuta, per poter vivere liberamente il loro amore.
La decisione di modificare così radicalmente il finale nasce dalla volontà di Showalter di offrire al pubblico una storia che fosse non solo appassionante ma anche soddisfacente. ‘Il finale del libro era troppo amaro,’ ha dichiarato il regista a IndieWire, sottolineando come l’intenzione fosse quella di ‘correggerlo’ per adattarlo meglio alle logiche e alle aspettative di un film Hollywoodiano.
La ricerca del lieto fine
Michael Showalter ha espresso una chiara preferenza per un epilogo che lasciasse spazio all’ottimismo e alla realizzazione dei sogni. ‘È un film Hollywoodiano, voglio che il pubblico se lo goda, si diverta, veda questo sogno che si avvera,’ ha spiegato. Questo desiderio di allontanarsi dalla tragedia romantica a favore di un finale più dolce e meno definitivo riflette una tendenza a privilegiare la narrazione di storie che terminano con una nota positiva, in grado di infondere speranza e felicità negli spettatori.
La modifica del finale sottolinea un’importante riflessione sul potere del cinema di offrire alternative alla realtà, proponendo esiti diversi da quelli immaginati dagli autori originali. Nel caso di ‘The Idea of You’, il cambiamento ha permesso di esplorare una dimensione in cui l’amore trova spazio per realizzarsi pienamente, nonostante le complessità e gli ostacoli della vita reale.
La reazione del pubblico e la critica
Il finale rielaborato di ‘The Idea of You’ ha generato reazioni miste tra il pubblico e la critica. Da un lato, molti spettatori hanno apprezzato la scelta di optare per un lieto fine, trovando nella conclusione del film un momento di pura evasione e romanticismo. Dall’altro, alcuni fan del libro hanno espresso il loro dissenso, preferendo la complessità emotiva e il realismo del finale originale.
Tuttavia, la decisione di Showalter di ‘correggere’ il finale rispecchia una visione artistica che pone al centro il desiderio di intrattenere e commuovere, dimostrando come la trasposizione cinematografica possa diventare un’opera autonoma, con le proprie scelte narrative e stilistiche. In questo senso, ‘The Idea of You’ rappresenta un esempio significativo di come le arti visive possano reinterpretare e trasformare le storie, offrendo nuove prospettive e nuovi finali al grande schermo.
La trasformazione del finale di ‘The Idea of You’ in un epilogo più ottimista non è solo una scelta narrativa, ma anche un’interessante riflessione sul ruolo dell’arte cinematografica nel plasmare le aspettative e i desideri del pubblico. Con la sua decisione, Showalter non solo ha regalato ai fan un momento di dolce evasione, ma ha anche ribadito il potere del cinema di reinventare e rinnovare le narrative esistenti, proponendo versioni che, pur deviando dall’originale, riescono a trovare un proprio spazio nel cuore degli spettatori.