Sciacallo dorato trovato morto come trofeo nel Parco delle Dolomiti Friulane
Animale protetto morto appeso come trofeo all’ingresso del Parco delle Dolomiti Friulane come un macabro messaggio. Uno sciacallo dorato è stato ritrovato appeso, simile a un trofeo, a un cartello di benvenuto lungo la strada che da Claut porta a Cimolais, in provincia di Pordenone. Questo gesto non rappresenta soltanto un’azione scioccante, ma costituisce una sfida diretta alla protezione della fauna nella regione Friuli Venezia Giulia. Le cause esatte della morte dell’animale sono ancora sconosciute, ma si ipotizza che possa essere stata ucciso da un bracconiere, considerando che le autorità forestali stanno attivamente cercando l’autore di questo atto vile.
La gravità dell’accaduto nel contesto regionale
Lo sciacallo dorato è un animale che ha fatto la sua comparsa solo di recente in regione, insieme ad altre specie carnivore provenienti dall’est. Queste specie, che includono lupi, linci e gatti selvatici, sono attratte dalle aree protette in cui la caccia è vietata. “Il fatto avvenuto nel Parco delle Dolomiti Friulane è estremamente grave”, afferma il delegato regionale della Lega per l’abolizione della caccia, Alessandro Sperotto, insieme a Guido Iemmi della Lega anti vivisezione. “Non si tratta solo di individui violenti che si muovono nelle zone più belle del Friuli, ma rappresenta un ennesimo esempio di come il bracconaggio in questa regione sia ancora una piaga significativa, che colpisce animali protetti all’interno di aree designate per la loro salvaguardia”. L’appello è diretto alla Regione FVG affinché intervenga con decisione nella lotta al bracconaggio, considerando la cronica mancanza di risorse e personale nel Corpo Forestale. Le associazioni chiedono inoltre un’azione decisa contro le attività illegali di bracconieri e cacciatori. È importante, inoltre, che i mezzi d’informazione evitino di diffondere informazioni allarmistiche riguardo alla presenza di specie come il lupo, l’orso e lo sciacallo dorato, e che trattino con attenzione le situazioni in cui la fauna selvatica interagisce con le attività umane.
La reazione delle autorità e degli attivisti
“Sono profondamente sconcertato da questo atto di barbarie, un gesto vile che dimostra un grave disprezzo per la vita, sia umana che animale”, ha dichiarato il consigliere regionale Diego Bernardis. Secondo Bernardis, gli sciacalli dorati sono creature pregiate, protette da normative internazionali, e la loro presenza nella regione è un segno della ricchezza di biodiversità che caratterizza il territorio. Il Parco delle Dolomiti Friulane, istituito nel 1996 con una legge regionale, copre un’area vasta e selvaggia che si estende dalla provincia di Pordenone a quella di Udine, abbracciando diverse valli e territori montani. Questo evento mostra la necessità di un impegno concreto per proteggere le specie selvatiche e le aree naturali, contrastando attivamente il bracconaggio e promuovendo una convivenza sostenibile tra l’uomo e la fauna selvatica. La conservazione dell’ambiente e delle specie animali rappresenta una responsabilità condivisa che richiede un’azione coordinata da parte delle istituzioni, delle associazioni e della comunità nel suo insieme.