Operazioni contro ‘Ndrangheta in Calabria
Polizia e Carabinieri hanno condotto due importanti operazioni contro la ‘Ndrangheta in Calabria, coinvolgendo complessivamente 40 indagati. Le accuse riguardano una serie di reati gravi, tra cui associazione mafiosa, omicidio, estorsione, usura, detenzione illegale di armi e intestazione fittizia di beni. Le ordinanze sono state emesse dal gip su richiesta della Dda reggina, dimostrando un’imponente azione volta a contrastare la presenza e le attività criminali della mafia calabrese.
In particolare, l’operazione denominata ‘Gallicò’, condotta nel quartiere alla periferia nord di Reggio Calabria, ha portato all’esecuzione di due ordinanze cautelari nei confronti di 18 persone. Di queste, 16 sono state portate in carcere, una è agli arresti domiciliari e un’altra ha l’obbligo di presentarsi alla procura generale. Le indagini, guidate dal procuratore Giovanni Bombardieri e dall’aggiunto Walter Ignazitto, hanno coinvolto la Squadra mobile e i Carabinieri, mettendo in luce la vastità e la complessità delle attività illecite contestate, che vanno dall’associazione mafiosa all’intestazione fittizia di beni. La determinazione delle forze dell’ordine è evidente in queste azioni mirate a smantellare le reti criminali radicate nel territorio.
Rafforzamento delle azioni contro il crimine organizzato
In un’altra operazione a Catanzaro, 22 persone sono state arrestate per vari reati, tra cui associazione armata. I Carabinieri del Nucleo investigativo del comando provinciale hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Catanzaro, su richiesta della procura della Repubblica – Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro. Le accuse includono associazione di tipo mafioso armata, concorso esterno in associazione mafiosa e altri reati aggravati dalle modalità e finalità mafiose. Tra i reati contestati figurano estorsione, detenzione e traffico illecito di stupefacenti, nonché ricettazione, sequestro di persona, furto in abitazione e danneggiamento seguito da incendio. Queste azioni dimostrano il costante impegno delle autorità nel contrastare il crimine organizzato e nel perseguire coloro che minano la sicurezza e la legalità.
Aumento dei furti e delle rapine in Italia
In Italia, mentre si registra un calo dei reati informatici del 14% nel 2023, i furti e le rapine di strada stanno purtroppo tornando a crescere. I furti con strappo hanno registrato un aumento del 7% rispetto al 2019, le denunce di percosse sono salite del 12%, le rapine in pubblica via del 13% e le estorsioni addirittura del 34%. I dati del Viminale, esclusivamente riportati dal Sole 24 Ore, evidenziano un quadro preoccupante per la sicurezza sul territorio italiano, con un incremento significativo di determinate tipologie di reati violenti e predatori.
Durante il primo semestre del 2023, si è osservato anche un aumento dei furti con destrezza e dei furti di motocicli e autovetture, confermando una tendenza all’aumento della criminalità tradizionale. Questi dati pongono l’accento sull’importanza di una stretta collaborazione tra le forze dell’ordine, la magistratura e le istituzioni per contrastare efficacemente la recrudescenza di determinate forme di criminalità e garantire la sicurezza dei cittadini.