La Juventus sotto accusa: “Spesi 200 milioni per prendere pippe. Mercato scadente”
Fabio Ravezzani, intervenuto ai microfoni di Top Calcio 24 su Telelombardia, ha rilasciato alcune dichiarazioni taglienti sulle recenti prestazioni della Juventus nel derby d’Italia. Secondo Ravezzani, la squadra bianconera ha deluso nonostante gli sforzi, evidenziando criticità tecniche e strategiche.
Le critiche sul gioco e sull’approccio tattico
In merito alla prestazione della Juventus, Ravezzani ha puntato il dito sulle scelte tattiche e sulle mancanze nel gioco proposto. Ha sottolineato: “La Juventus comunque, al 95’ era ancora lì che buttava il pallone in area, poi ha sbagliato il cross come al solito perché sono scarsi mediamente. Non sono giocatori di grande livello, però è riuscita perlomeno a rimanere attaccata fino alla fine.”
Il giornalista ha evidenziato come la Juventus abbia mostrato difficoltà nell’attaccare nel secondo tempo, esponendosi a pericolosi contropiedi. Ha sottolineato l’importanza di un gioco più incisivo e di decisioni tattiche più efficaci per ottenere risultati positivi. Ravezzani ha lodato le parate strepitose di Szczesny, ma ha rimarcato la mancanza di idee e precisione nel reparto offensivo.
La polemica sulle spese e la critica alla gestione
Le dichiarazioni di Ravezzani non si sono limitate al campo tecnico, ma hanno toccato anche la gestione economica della Juventus. Ha respinto le polemiche sulla differenza di budget tra le squadre, sottolineando: “Se un club ha dei dirigenti scadenti, scarsi, spenderanno un sacco di soldi e la squadra farà schifo.”
Ravezzani ha criticato aspramente l’approccio basato sulle spese e ha evidenziato come investire cifre elevate non sia garanzia di successo, soprattutto se non seguite da scelte oculate e mirate. Ha dichiarato con forza: “Dicono ‘hanno speso 200 milioni e quindi i favoriti sono loro’. Ma che ragionamenti sono questi? Se tu spendi 200 milioni per prendere delle pippe, continuerai ad avere una squadra scarsa.”
Le sue parole hanno messo in discussione non solo le scelte di mercato della Juventus, ma anche il ruolo degli allenatori e dei dirigenti nel plasmare una squadra competitiva. Ha concluso il suo intervento con una critica diretta a Allegri, suggerendo che anche l’allenatore avrebbe potuto fare di più per migliorare la situazione.