La lettera di Luciana Littizzetto a Costanzo: un tributo che commuove la TV
Una serata bagnata dalle lacrime e dalle emozioni ha avvolto il teatro Parioli di Roma. Durante l’evento “Dedicato a Maurizio Costanzo”, trasmesso su Canale 5, Luciana Littizzetto ha reso omaggio al compianto giornalista con una lettera che ha toccato il cuore di tutti gli spettatori, lasciando un’impronta indelebile nella storia della televisione italiana. La comica torinese ha dato vita a un momento televisivo di straordinaria intensità, a un anno esatto dalla scomparsa di Maurizio Costanzo, avvenuta il 23 febbraio 2023.
La Littizzetto, con la sua voce inconfondibile, ha iniziato: «Ciao Maurizio, o Maury come ti chiamano qui, o Costanzo come ti chiamano gli italiani. Te ne sei andato da un anno e da allora la tv non è più la stessa». Il suo discorso ha segnato un punto di riflessione sul vuoto lasciato da una figura che ha definito l’evoluzione del mezzo televisivo in Italia.
“Tu sei stato la televisione”
«Tu sei stato la televisione, più della parabola, del telecomando o del tubo catodico. Sei stato l’invenzione, quello che prima non c’era, in tv c’è un avanti C e un dopo C, dove C sta per Costanzo», ha proseguito l’artista, esaltando il ruolo di Costanzo non solo come personaggio televisivo, ma come vero e proprio pioniere e innovatore. La Littizzetto ha rimarcato la capacità unica di Costanzo di creare talk show che mescolavano “l’alto e il basso”, dando voce alle storie della gente comune.
Il ricordo della Littizzetto si è intrecciato con la sua esperienza personale, evidenziando la perspicacia di Costanzo nello scoprire nuovi talenti: «Tu ti accorgevi, ci scrutavi e sgamavi quella scintilla che avevamo dentro, anche se era così piccola che nemmeno noi la vedevamo». Ha poi raccontato con un pizzico di nostalgia e un sorriso tra le lacrime, il suo arrivo a Roma, «Nemmeno il tempo di riagganciare il telefono che ero già in stazione» e l’ansia provata davanti alla porta del camerino di Costanzo, in attesa di fare la propria comparsa.
Un messaggio di gratitudine e progresso
La gratitudine di Littizzetto però va oltre la sua esperienza personale, abbracciando l’impatto culturale e sociale che Costanzo ha avuto sulla televisione italiana. «Grazie per aver parlato di mafia in modo facile, limpido, che capissero tutti […]. E grazie per aver parlato in uno show di intrattenimento di omofobia, omosessuali, transgender, di aids, per aver abbassato il provincialismo bigotto della nostra nazione», ha dichiarato, sottolineando il contributo di Costanzo nel trattare temi delicati con chiarezza e coraggio, spesso in antitesi con il clima conservatore del Paese.
La serata è stata un sentito tributo all’uomo che ha contribuito a definire il panorama televisivo italiano, ma anche un momento per onorare la memoria di un marito amato. La Littizzetto ha concluso il suo intervento rivolgendo un pensiero a Maria De Filippi, moglie del defunto Costanzo, ringraziandola per l’invito a partecipare a un evento di tale portata emotiva.
Il legame indissolubile tra Costanzo e la TV
Il vuoto lasciato da Maurizio Costanzo nell’industria televisiva è palpabile. La sua assenza ha segnato una cesura nel modo di fare televisione, come dichiarato dalla Littizzetto: «da allora la tv non è più la stessa». Un’era si è chiusa con la sua scomparsa, ma il lascito è vivo nelle parole di chi ha avuto l’onore di lavorare al suo fianco e di chi, ancora oggi, si sintonizza sui canali che una volta ospitavano le sue trasmissioni innovative.
La lettera di Luciana Littizzetto non è solo un omaggio personale, ma diventa un documento storico che testimonia l’importanza di un uomo che ha saputo trasformare la comunicazione televisiva in un’arte capace di influenzare la società. La televisione italiana si trova di fronte alla sfida di proseguire senza una delle sue colonne portanti, cercando di mantenere vivo lo spirito di innovazione e inclusione tanto caro a Costanzo.
Un tributo che continuerà a risuonare
L’eco del tributo di Luciana Littizzetto continuerà a risuonare nei corridoi del teatro Parioli e nelle case degli italiani. La serata dedicata a Maurizio Costanzo non ha soltanto celebrato un grande professionista, ma ha anche riaffermato l’importanza della televisione come mezzo per il racconto e il confronto civile. Il ricordo di Costanzo rimarrà impresso non soltanto per la sua capacità di scoprire e valorizzare i talenti, ma anche per il suo impegno nel portare alla luce temi sociali di grande rilevanza, contribuendo a modellare una coscienza collettiva più aperta e inclusiva.
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