Finanziatori “olbiesi” della jihad in Siria: in carcere
La Corte di Cassazione ha emesso le sentenze definitive per i finanziatori “sardi” della jihad in Siria. Mustafa Chadad, Haj Osman Abdulkarim e l’impresario Anwar Daadooue sono stati condannati a pene detentive. Chadad e Abdulkarim a cinque anni e sei mesi, mentre Daadooue a sette anni. Questi individui sono stati ritenuti responsabili dei finanziamenti raccolti in Sardegna e trasferiti all’organizzazione Jabhat al Nusra, affiliata all’Isis secondo l’accusa.
La rete di finanziamento terroristico
Anwar Daadooue è stato identificato come l’anima e il coordinatore della rete gallurese che supportava la formazione terroristica. Le indagini della Digos di Sassari hanno rivelato che i fondi erano indirizzati a un ufficio rappresentativo situato a Raqqa, in Siria, la capitale del Califfato nero fino al 2017. Daadooue, imprenditore di 50 anni, era a capo di società edili attive in cantieri pubblici e privati, alcune delle quali con legami ad Olbia.
I lavori realizzati da Daadooue includono progetti nell’ex arsenale di La Maddalena, nonché all’interno dell’aeroporto Costa Smeralda, del Mater Olbia e in varie località del Sassarese come Stintino e un centro commerciale. Queste attività imprenditoriali sono emerse come parte del sostegno finanziario alla causa jihadista in Siria, gettando luce su una rete intricata che coinvolgeva individui e aziende locali.