Artigianato e Dedizione: Riflettori sui Premiati della 1024ª Foire de Saint-Ours
La Foire de Saint-Ours si conferma ancora una volta come uno degli eventi più significativi nel panorama culturale e artigianale della Valle d’Aosta, con la sua 1024ª edizione che ha visto la premiazione di artigiani il cui lavoro si distingue per originalità, qualità e passione. Tra i riconoscimenti più ambiti, spiccano i nomi di alcuni artigiani che hanno trasformato le loro abilità in veri e propri capolavori di tradizione e innovazione.
La Passione di Davide per Lana e Filati
La dedizione per l’artigianato trova una delle sue massime espressioni in Davide, premiato per il suo impegno nella lavorazione della lana grezza e nella produzione di filati di qualità. La sua ricerca non si ferma al prodotto finito, ma esplora anche l’arte della tessitura con telaio manuale e l’elegante tecnica del pizzo al tombolo, un’abilità appresa di recente e già padroneggiata con maestria. “Davide manifesta una grande passione per il suo lavoro e dimostra una approfondita ricerca di ciò che ci sta dietro”, viene sottolineato dalla giuria, che ha ricevuto la segnalazione per questo premio dall’Assessorato regionale agricoltura e risorse naturali.
L’Arte di Paolo e Fabio Henriod e l’Eredità di Franco Balan
L’innovazione artistica trova nuovi orizzonti nelle creazioni di Paolo e Fabio Henriod. La giuria, attraverso la loro opera, ha ritrovato lo spirito di Franco Balan, un pioniere nell’uso di materiali diversificati e nella composizione di colori che evocano leggerezza e giocosità. La motivazione rende omaggio a questa eredità: “Balan non voleva essere il futuro, lo era già. Per questo attraverso la creazione di Pinet la giuria ha ritrovato la stessa concezione riflessa nella sua opera”.
Ornella e il Bassorilievo “Ora basta!”
Un potente messaggio contro la violenza sulle donne viene trasmesso attraverso l’opera di Ornella, il cui bassorilievo intitolato “Ora basta!” è stato riconosciuto per la sua capacità di fondere tradizione e innovazione. L’opera, che valorizza la tecnica delle merlettaie di Cogne, è stata ispirata dalla personale esperienza dell’artista che ha trovato nell’artigianato una via per reinventare la propria vita. Ornella affronta il tema con “grande delicatezza, con forza e impegno nel superare le avversità e nel liberarsi del ricordo del male subito”. La sua opera è stata apprezzata per la “meticolosità dei particolari e la perizia nella realizzazione”, così come per il richiamo alla tradizione delle dentelles de Cogne.
Un Premio che Valorizza la Tradizione e lo Sguardo al Futuro
Questi premi sono frutto della collaborazione tra l’Assessorato regionale allo Sviluppo economico, Lavoro e Formazione e l’Assessorato Istruzione, Cultura e Politiche giovanili del Comune di Aosta, che insieme puntano a valorizzare l’artigianato locale come patrimonio culturale da preservare e come motore di sviluppo economico.
La Foire de Saint-Ours non è soltanto una vetrina per l’artigianato, ma anche un momento di confronto e di crescita per gli artisti, che qui trovano l’opportunità di mettere in luce la propria arte. L’evento diviene così un ponte tra la memoria di un sapere antico e le possibilità offerte da tecniche innovative e nuove espressioni creative, in un dialogo continuo tra passato e futuro.
La premiazione rappresenta un riconoscimento importante per gli artigiani, che vedono valorizzato il loro impegno nella ricerca di una perfezione che parla il linguaggio universale della bellezza e dell’emozione. Attraverso il loro lavoro, i premiati dimostrano come l’artigianato possa essere un veicolo di messaggi potenti e una chiave per interpretare la realtà con sensibilità e intelligenza.
In un mondo sempre più globalizzato, eventi come la Foire de Saint-Ours giocano un ruolo cruciale nel mantenere viva la fiamma dell’artigianato, testimoniando come la manualità e la creatività siano risorse inesauribili, capaci di adattarsi e di fiorire in contesti sempre nuovi. Dalle delicate trame del pizzo al tombolo alle sculture che sfidano le convenzioni, i premiati di quest’anno incarnano la diversità e la ricchezza dell’artigianato valdostano.
L’artigianato si rivela ancora una volta come un campo in cui la passione personale si intreccia con la cultura collettiva, dando vita a creazioni che oltrepassano il confine dell’utile per toccare quello dell’arte. Con le loro mani, gli artigiani plasmano non solo materiali, ma anche il tessuto sociale e culturale di una comunità, contribuendo a definirne l’identità e a proiettarla verso il futuro.