Matteo Arnaldi: L’ascesa di un talento tennistico italiano
Matteo Arnaldi, giovane tennista sanremese di soli 22 anni, si sta facendo strada nel panorama tennistico internazionale sotto la guida esperta del coach Alessandro Petrone. Quest’ultimo ha investito tempo ed energie nel perfezionamento del gioco di Arnaldi, puntando a consolidarne l’identità tattica e tecnica per il 2024, come riportato durante un’intervista al programma Tennis Talk su Supertennis.
Un focus sul servizio e l’identità di gioco
Petrone ha rivelato che il lavoro svolto durante la pre-season con Arnaldi si è concentrato principalmente sul potenziamento del servizio. “Il main topic della pre-season è stato il servizio. Abbiamo lavorato anche tanto sulla seconda e siamo arrivati a una media di 160 km/h,” ha affermato il coach. Inoltre, Petrone ha sottolineato l’importanza di consolidare l’identità di gioco di Arnaldi, evidenziando la necessità tattica di migliorare e di gestire meglio i momenti di pressione in campo. Secondo il coach, il giovane talento italiano deve imparare a essere meno frettoloso durante le partite, evitando di accorciare i tempi di gioco in situazioni di stress.
Una crescita costante e ambizioni sempre più alte
Il percorso di crescita di Arnaldi è stato definito da Petrone come un progetto a lungo termine. L’allenatore ha investito nelle potenzialità del tennista quando era ancora lontano dalle posizioni di vertice nel ranking mondiale, riconoscendone le qualità mentali, la professionalità e la dedizione al tennis. Grazie a un equilibrio ritrovato anche al di fuori del campo da gioco, Arnaldi ha vissuto una stagione straordinaria nel 2023, balzando dal 134º al 44º posto nella classifica ATP al termine dell’anno. La vittoria decisiva in Coppa Davis ha rappresentato un momento epico per il tennista italiano, che ha dimostrato di poter competere ad alti livelli contro avversari di caratura internazionale. Il lavoro incessante e l’impegno di Arnaldi sono stati sottolineati da Petrone, che ha raccontato aneddoti sulle sessioni di allenamento estenuanti del tennista. Nonostante i successi e i progressi ottenuti, Arnaldi e il suo coach evitano di fissare obiettivi di classifica precisi, preferendo concentrarsi sul gioco e sui risultati ottenuti sul campo. Petrone ammette di essere stato più conservativo nelle aspettative rispetto al suo allievo, il quale si pone traguardi sempre più ambiziosi. Mentre il coach punterebbe a una posizione nei primi 50 del ranking per il 2024, Arnaldi si è prefissato obiettivi ancora più alti, dimostrando la sua determinazione e la volontà di eccellere ulteriormente nel circuito tennistico internazionale.