La terza edizione di “Falce e Carrello” di Bernardo Caprotti: un’opera controversa
Esselunga, una delle catene di supermercati più conosciute in Italia, sta per lanciare la terza edizione di “Falce e Carrello” di Bernardo Caprotti. Pubblicato per la prima volta nel 2007, questo libro edito da Marsilio è un’opera che ha sempre destato grande interesse e discussione. La nuova edizione presenta tre nuovi scritti, tra cui uno di Marina Caprotti, attuale leader del gruppo e figlia dell’imprenditore, e altri due firmati da Liliana Segre e Stefano Lorenzetto. Il sottotitolo “In memoria di un uomo che non può difendersi” conferisce a questo libro un’aura di mistero e riflessione.
La risposta a “Le ossa dei Caprotti”: un confronto familiare
Questa nuova edizione sembra essere una risposta diretta al libro “Le ossa dei Caprotti” scritto da Giuseppe Caprotti, primogenito di Bernardo. Giuseppe, che ha fatto parte dell’azienda di famiglia per diversi anni, ha deciso di condividere la sua verità, mettendo in luce il suo operato e le sue opinioni sul gruppo di distribuzione. Dopo anni di silenzio, emerge una narrazione personale e professionale che si distacca dal passato familiare, evidenziando un punto di vista diverso e unico.
Giuseppe Caprotti ha sottolineato che il suo intento non era tanto parlare del padre, ma piuttosto di raccontare la propria storia e le esperienze che lo hanno segnato sul piano lavorativo e personale. Questo nuovo libro sembra quindi essere un modo per chiudere un capitolo del passato e focalizzarsi sul presente e sul futuro, ponendo l’accento sulle proprie esperienze e riflessioni personali. La famiglia Caprotti si confronta così attraverso le pagine di due opere che, pur avendo punti di vista diversi, contribuiscono a delineare un quadro più ampio e sfaccettato di una delle realtà imprenditoriali più rilevanti in Italia.