Terza edizione di ‘Falce e Carrello’ di Bernardo Caprotti: un’opera memorialistica controversa
Esselunga, il noto marchio della grande distribuzione italiana, si prepara al lancio della terza edizione di ‘Falce e Carrello’ in memoria di Bernardo Caprotti, fondatore dell’azienda scomparso nel 2016. Pubblicato per la prima volta nel lontano 2007, il libro edito da Marsilio si appresta a presentare tre nuovi scritti di rilevanza significativa.
Un’opera controversa
Questo volume, che ha scatenato una serie di polemiche e una miriade di cause legali con le Coop alla sua prima uscita, si caratterizza per il sottotitolo eloquente: ‘In memoria di un uomo che non può difendersi’. La presenza di contributi di Marina Caprotti, Liliana Segre e Stefano Lorenzetto promette un’opera variegata e ricca di spunti.
Alla luce di ‘Le ossa dei Caprotti’ di Giuseppe Caprotti, pubblicato lo scorso ottobre, sembra delinearsi una sorta di dialogo a distanza tra membri della stessa famiglia. Il primogenito di Bernardo, Giuseppe, che fece parte dell’azienda per molti anni prima di essere allontanato, ha recentemente raccontato la propria versione dei fatti, sottolineando il suo contributo alla gestione del gruppo Esselunga. In un clima di silenzio protratto, ha deciso di rompere gli indugi e mettere nero su bianco la sua verità.
Una narrazione personale
Nell’uscita del suo libro, Giuseppe Caprotti ha chiarito che il suo intento non è stato tanto quello di parlare del padre quanto di esplorare il proprio vissuto, sia sul piano lavorativo che su quello personale. Ha dichiarato: ‘La mia intenzione è mettere un punto sul passato e raccontare le vicende che mi hanno coinvolto in prima persona’. Questo approccio personale e intimo promette di offrire al lettore uno sguardo privilegiato sull’interno mondo dei Caprotti e sulle complessità legate alla gestione di un impero commerciale come Esselunga.