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Il mito di Pantani: raccontare la leggenda attraverso un tatuaggio
Francesco Ceniti, scrittore e giornalista, ha deciso di dare voce al mito di Marco Pantani attraverso un romanzo che si dipana attorno a un singolare elemento: un tatuaggio. Un simbolo che, sul polpaccio del padre tifoso sfegatato del Pirata, diventa il punto di partenza per una narrazione avvincente e toccante. Il romanzo “Chiedimi chi era Pantani” si snoda tra emozioni contrastanti, tra lacrime e rabbia, offrendo al lettore una prospettiva intima sulla vita e sulle gesta dell’eroe tragico del Giro d’Italia e del Tour de France.
Urbano Cairo, presidente di Rcs MediaGroup, apre le danze della narrazione con una prefazione carica di passione e ammirazione per Pantani: “Che emozione regalava vederlo salire in montagna e staccare tutti, dritto sui pedali, digrignando i denti.” Le parole di Cairo risuonano con la stessa intensità con cui milioni di tifosi seguivano il Pirata, trasmettendo quell’aura di eroismo e struggente umanità che lo circondava. A fare eco a queste emozioni, Aldo Grasso, critico televisivo del Corriere della Sera, sottolinea che Pantani è stato più di un vincitore: è stato un simbolo, un eroe che ha conquistato il cuore di tutti, trasformando il ciclismo in poesia su due ruote.
Una narrazione intima e coinvolgente
In “Chiedimi chi era Pantani”, i protagonisti portano nomi carichi di significato: il padre, Davide, come Boifava e Cassani, figure importanti per Pantani, e il figlio, Felice, come Gimondi, l’uomo che lo incoronò a Parigi nel 1998. Ogni sera, Davide racconta al figlio un pezzo della storia di Pantani, trasformando la routine in un’esperienza psicoanalitica. Il romanzo si snoda attraverso venti capitoli che ripercorrono i momenti salienti della vita del Pirata, dalla scalata iniziale fino alla tragica fine, offrendo al lettore uno sguardo intimo e coinvolgente sulla vita di uno dei più grandi ciclisti di tutti i tempi.
Il viaggio di padre e figlio alla ricerca della verità su Pantani diventa un simbolo di trasmissione di valori e di passione per un’epoca che sembra ormai lontana. Attraverso la narrazione di Ceniti, ci immergiamo in un mondo fatto di fatica, sacrifici, ma anche di trionfi e di magia, dove il ciclismo diventa uno specchio dell’anima umana. “Chiedimi chi era Pantani” non è solo un romanzo sulla corsa, ma un viaggio emotivo attraverso i ricordi e le emozioni di un’intera generazione, un tributo a un campione che resterà per sempre nel cuore di chi l’ha amato.