La Salita al Successo di Davide Nanni
Davide Nanni, noto chef 32enne, ha vissuto un viaggio culinario che lo ha portato dalle piccole cucine di Castrovalva alla gestione della ‘Locanda Nido d’Aquila’ in Abruzzo. Cresciuto in un paesino di soli 15 abitanti, Nanni ha combattuto contro gli stereotipi, mantenendo saldi i suoi valori anche durante le difficoltà incontrate nei ristoranti di varie città del mondo. Dopo aver sperimentato il lato positivo e negativo della ristorazione a Londra, Roma e negli Stati Uniti, il destino lo ha riportato alle sue radici abruzzesi. Lasciando alle spalle un ideale estraneo, la vita ha ricompensato la sua determinazione. Il racconto di Nanni, come riportato dal Corriere della Sera, inizia con la sua accettazione entusiasta di lavorare nel ristorante di Giorgio Locatelli a Londra, subito dopo aver conseguito il diploma. La gioia iniziale si trasforma presto in un incubo: preso di mira dallo chef e dal sous chef, Nanni si trova a vivere un’esperienza fatta di umiliazioni e soprusi. Nonostante la giovane età e la determinazione a dimostrare il proprio valore, il percorso si rivela estremamente faticoso e stressante.
La Brutalità del Mondo della Ristorazione a Londra
Il clima ostile e vessatorio all’interno della cucina londinese emerge dalle parole di Nanni: ‘Entrai nel mirino del sous chef che, dopo avermi affidato lavori impossibili, mi scherniva davanti a tutti’. La situazione peggiora ulteriormente quando, a causa degli insulti e delle umiliazioni, Nanni si trova costretto a lavorare intense giornate di oltre 16 ore, con conseguenze fisiche e psicologiche evidenti. La violenza non si limita alle parole, ma si manifesta anche fisicamente, come dimostra l’episodio in cui Nanni viene colpito al volto dal capo partita. La decisione di Nanni di abbandonare il ristorante di Locatelli è il culmine di mesi di soprusi e abusi subiti. La sua partenza improvvisa, senza alcuna spiegazione, riflette il grave clima di tensione e brutalità vissuto quotidianamente. Nonostante gli eventi traumatici vissuti, Nanni ha trovato la forza di raccontare la sua storia in un libro, riconoscendo che ogni esperienza, positiva o negativa, ha contribuito a plasmare l’uomo e lo chef che è oggi. Il coraggio di Davide Nanni nel condividere la sua esperienza serve da monito a chiunque si trovi in situazioni simili: parlare, non tacere e non accettare abusi né umiliazioni. La determinazione e la resilienza di Nanni nel superare le avversità incontrate nei ristoranti di Londra sono un esempio di come, anche di fronte alle situazioni più difficili, sia possibile trovare la propria strada e riaffermare i propri valori.