Valditara e Salvini impegnati nella presentazione del libro
La presentazione del libro “La scuola dei talenti” del ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara si è trasformata in un dibattito acceso, culminato in contestazioni e polemiche. L’evento ospitato presso la libreria Mondadori di Roma, moderato da Agnese Pini e con la presenza di Matteo Salvini, si è rapidamente trasformato in un confronto acceso tra il ministro, gli ospiti e il pubblico presente.
Contestazioni e tensioni
Durante il dibattito, le tensioni sono esplose quando Giulia Mengozzi, rappresentante della Rete studenti medi, ha contestato vivacemente l’approccio di Valditara riguardo alla scuola durante il governo Meloni. La chiusura di numerosi istituti a seguito del ridimensionamento scolastico è stata al centro del confronto, con Mengozzi che ha sollevato critiche e accuse nei confronti del ministro.
La reazione di Valditara non si è fatta attendere, con il ministro che ha risposto duramente alle contestazioni: “Non interrompa la riunione e non dica falsità, il ridimensionamento non chiude le scuole. Si informi e non faccia propaganda”. Le polemiche, tuttavia, non si sono esaurite qui, ma hanno coinvolto anche Christian Raimo, scrittore e insegnante, che ha criticato le proposte del ministro riguardanti le valutazioni scolastiche.
Salvini difende Valditara
Salvini, presente in veste di ospite d’eccezione, ha preso le difese del ministro in diverse occasioni durante la discussione accesa. Mentre Raimo insisteva sulle novità proposte da Valditara per le pagelle scolastiche, il leader della Lega ha supportato il ministro, sostenendo che “certa informazione” viene distorta e manipolata in maniera inaccettabile. Le tensioni sono salite ulteriormente quando Raimo ha continuato a pressare Valditara riguardo alla possibilità di introdurre il giudizio ‘gravemente insufficiente’ nelle valutazioni degli studenti.
Salvini ha concluso il dibattito con un tocco di ironia e disinvoltura, ricordando aneddoti personali: “Sì, io a scuola copiavo. Però facevo anche copiare, perché la cosa più insopportabile sono quelli bravi che non fanno copiare. Questo è un comportamento grave”. Le polemiche e le passioni hanno caratterizzato l’evento, mettendo in luce le divergenze di opinione e gli attriti presenti nel panorama politico-educativo italiano.