La censura dilaga: libri e idee sotto attacco
In un clima sempre più teso e minato da contestazioni violente, la libertà di espressione e di pensiero sembra essere in pericolo. Gli ultimi episodi di censura in Italia hanno colpito autori e relatori, costretti a interrompere le presentazioni dei loro libri a causa di proteste e pressioni esterne.
La scrittrice Elisabetta Fiorito ha vissuto sulla propria pelle la dura realtà della censura durante un evento dove si parlava del libro su Golda Meir. Costretta a concludere in fretta e uscire da una porta laterale per evitare tensioni, ha espresso la sua indignazione: «È inconcepibile che una persona come Golda possa essere divisiva. Una premier che si è battuta contro il terrorismo e che ha sempre cercato il dialogo con i leader arabi».
Proteste e intimidazioni: la notte dei cristalli letteraria
La libreria Odeon a Firenze è diventata teatro di una scena indecorosa, dove i presenti sono stati costretti a uscire come topi a causa di manifestanti guidati da influencer. Il console onorario di Israele per Toscana, Emilia Romagna e Lombardia, Marco Carrai, ha denunciato: «Ormai siamo alla notte dei cristalli. Ai libri che non si possono presentare. È indecoroso quello che sta succedendo a Firenze, presunto luogo di cultura. Queste influencer neppure sanno chi sia stata Golda Meir e i valori che ha incarnato. Una sola parola: vergogna».
La censura non risparmia neanche il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, bersaglio di contestatori durante la presentazione del suo libro «La scuola dei talenti» a Roma. In un clima teso, con urla e tentativi di interruzione, il ministro ha dovuto fronteggiare le contestazioni definite come «propaganda».
Il clima di intimidazione e la minaccia alla libertà di espressione
La tendenza a boicottare le presentazioni di libri o eventi culturali ritenuti scomodi sembra sempre più diffusa. Gruppi di contestatori, a volte violenti, mettono a rischio lo svolgimento di eventi culturali e letterari, costringendo autori e relatori a confrontarsi con la censura e l’intimidazione.
La presenza massiccia delle forze dell’ordine a eventi culturali come le presentazioni di libri testimonia un clima di tensione e una mancanza di rispetto per la libertà di espressione. La censura, sotto forma di proteste e pressioni, minaccia di soffocare la diversità di pensiero e di limitare il libero scambio di idee all’interno della società.