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Tragedia nel mondo del ciclismo: la scomparsa di Gianluigi Parenti
Una tragedia ha colpito il mondo dello sport toscano con la scomparsa di Gianluigi Parenti, direttore sportivo del Team Etruria Sestese-Amore&Vita. Parenti, 74 anni, ha perso la vita in un tragico incidente stradale sulle alture sopra Pistoia nei pressi di Cireglio. L’incidente è avvenuto mentre Parenti si trovava in auto con la moglie Anna Lemmi, presidente del sodalizio ciclistico. Purtroppo, per cause ancora da accertare, l’auto è finita contro il muro di una casa all’uscita di una curva, causando la morte istantanea di Gianluigi Parenti.
Una vita dedicata al ciclismo
Gianluigi Parenti, nato a Lama Mocogno in provincia di Modena e residente a Signa in provincia di Firenze, ha lasciato un segno indelebile nel mondo del ciclismo dilettantistico. Prima di diventare direttore sportivo, Parenti ha calcato le strade come corridore, accumulando esperienza e passione per questo sport. La sua carriera di direttore sportivo lo ha visto guidare la squadra della Ciclistica Sestese per molti anni, prima di concentrarsi sul Team Etruria Sestese-Amore&Vita, che ha seguito con dedizione anche nella stagione attuale. Appassionato e schietto, Parenti era conosciuto non solo in Toscana ma anche in altre regioni, dove si recava spesso per gareggiare con i suoi atleti.
“Gianluigi Parenti era un amico sincero, un uomo che ha sempre lottato contro le avversità della vita. La sua improvvisa scomparsa lascia un vuoto incolmabile nel cuore di chi lo conosceva e stimava. Al momento, non sono ancora noti la data e il luogo dei funerali. Alla moglie Anna vanno le nostre più sentite condoglianze in questo momento di profondo dolore”, ha dichiarato un portavoce del Team Etruria Sestese-Amore&Vita.