![Pozzovivo ritorna alla squadra Panaria: un capitolo che si conclude 1 20240227 032830](https://masainews.it/wp-content/uploads/2024/02/20240227-032830.webp)
Pozzovivo torna alla Panaria: una carriera che chiude il cerchio
Il ritorno di Domenico Pozzovivo alla squadra Panaria segna un momento significativo nella sua carriera sportiva. A 41 anni, l’atleta lucano ha deciso di firmare un contratto annuale con la squadra che lo ha visto crescere nel mondo del ciclismo professionistico quasi due decenni fa. Questo passo rappresenta non solo un ritorno alle radici, ma anche la chiusura di un cerchio che si è aperto quando Pozzovivo ha iniziato la sua carriera alla Panaria.
Roberto Reverberi: Pozzovivo guida e esempio per i giovani
Roberto Reverberi, team manager della squadra, ha sottolineato l’importanza di avere Pozzovivo nel team. “Domenico è un esempio e una guida. L’anno in cui è definitivamente esploso, nel 2012, ha vinto 4 corse, ricordo ancora le emozioni di quelle vittorie. Ci affidiamo per questo ad una delle persone più professionali che io abbia mai conosciuto. Esprime dei valori notevoli e può correre ancora ad alti livelli, siamo contenti e orgogliosi di avergli dato l’occasione di chiudere il cerchio della sua carriera qui, dove ha iniziato”.
La presenza di Pozzovivo sarà fondamentale per trasmettere esperienza e conoscenza ai giovani ciclisti della squadra. Il suo ritorno è un segno di continuità e impegno verso una filosofia che mira alla crescita dei talenti emergenti nel ciclismo. Pozzovivo, con la sua lunga carriera e il suo bagaglio di esperienze, si propone di essere un punto di riferimento per i nuovi talenti, dimostrando che l’età non è un limite per competere ad alti livelli.
Le prime parole di Pozzovivo sul ritorno alla Panaria
Le prime dichiarazioni di Pozzovivo riflettono la gratitudine e la determinazione che lo caratterizzano. “Ha le sembianze della sceneggiatura di un film, ma il ritorno nel team che mi ha lanciato ormai (fa quasi impressione dirlo) 19 anni fa nel mondo del professionismo e con cui ho condiviso più di un terzo della mia carriera, si è finalmente concretizzato. Oltre all’inevitabile emozione, mi sento estremamente motivato a dare il mio apporto di esperienza ad una squadra che ha nella propria filosofia la valorizzazione e la crescita dei giovani, obiettivo a cui penso di poter essere funzionale, spinto dalla volontà di competere ancora ad alti livelli a dispetto della carta d’identità. Ringrazio Bruno e Roberto Reverberi per l’occasione che mi hanno dato”.