La “Vita immaginaria” prende vita al Salone del Libro di Torino
La “Vita immaginaria” si fa spazio tra gli scaffali della cultura: il Salone del Libro di Torino, giunto alla sua 36ª edizione, ha inaugurato una nuova narrazione all’insegna dell’immaginazione e della letteratura. Con un’affluenza di visitatori crescente e numeri da capogiro, Torino si conferma capitale della letteratura, pronta ad accogliere dal 9 al 13 maggio un evento che ha fatto della città un punto di riferimento internazionale.
La prima presentazione, tenutasi al Teatro Regio, ha visto il debutto della direzione editoriale di Annalena Benini, che ha portato all’attenzione temi femminili, letterari, la valorizzazione dei giovani e la varietà delle voci. La scelta del tema “Vita immaginaria”, ispirato al saggio di Natalia Ginzburg, si propone come un ponte tra immaginazione e realtà, un tributo alla potenza creativa dei sogni e alla loro influenza sul presente.
Un evento in crescita: numeri e novità
L’anno precedente ha registrato una partecipazione straordinaria: “215 mila visitatori contro i 168 mila del 2022 (+27 per cento), e 961 editori contro gli 839 del 2022 (+14 per cento)”, un successo che testimonia la vitalità e l’importanza del Salone. Silvio Viale, presidente dell’Associazione Torino, La Città del Libro, è intervenuto sottolineando l’esigenza di considerare il Salone un “bene comune”.
La manifestazione si arricchisce anche del BookStock, dedicato ai più piccoli, e del Salone Off, che quest’anno celebra il suo ventesimo anniversario. L’inaugurazione della biglietteria, con una promozione speciale, segna l’avvio di un’edizione che promette di essere ricca di emozioni e contenuti.
Il tocco personale di Annalena Benini
Benini, visibilmente emozionata, ha condiviso la sua visione per il Salone: “Vogliamo rendere omaggio alla vita immaginaria, che dentro ha tutto, la letteratura, l’arte, la malinconia, la precisione, le parole scritte, le voci e anche le speranze”. L’apertura dell’evento vedrà la lectio di Elizabeth Strout, incentrata sulle donne e il loro ruolo nel mondo.
Il manifesto dell’edizione, opera di Sara Colaone, raffigura una lettrice circondata da nuvole popolate da altri lettori, un’immagine che evoca l’universo immaginario e la centralità delle donne, aspetti cari alla direttrice editoriale. “Sarà un Salone pieno di vita, di movimento e di donne”, ha affermato Benini, ribadendo il valore del lavoro di squadra nella realizzazione dell’evento.
Programma e ospiti di prestigio
Il Salone si articolerà in sette sezioni, con incontri e dialoghi tra grandi nomi della cultura contemporanea. Tra gli eventi annunciati, spiccano dialoghi tra Melania G. Mazzucco e Alexandra Lapierre per la Sezione Arte, Francesco Piccolo e Paolo Sorrentino per il Cinema, Teresa Cremisi e Antoine Gallimard per l’Editoria, e il confronto tra Francesco Costa e Jill Abramson, prima donna alla direzione del “New York Times”, per l’informazione.
Non mancheranno momenti di ricordo e celebrazione, come quello dedicato a Marcello Marchesi, con la partecipazione di Gianni Morandi, e incontri con autori di bestseller come Mercedes Ron, Guadalupe Nettel, Camila Sosa Villada e il celebre scrittore per ragazzi Jeff Kinney. Il premio Nobel Abdulrazak Gurnah e il romanziere David Nicholls saranno altri ospiti di rilievo del ricco programma.
Un Salone che guarda al futuro
Le polemiche del passato e i temi sensibili del presente trovano spazio nel dialogo aperto e costruttivo che il Salone intende promuovere. Benini, rendendo omaggio al suo predecessore Nicola Lagioia, ha esaltato la libertà e la bellezza con cui l’evento si sta sviluppando, puntando a diventare un luogo di incontro e confronto sulle tematiche più attuali.
“Daremo spazio a tutte le tematiche sensibili”, ha dichiarato la direttrice, anticipando panel che si affacceranno sul mondo, trattando argomenti come il conflitto in Medio Oriente, sempre attraverso il filtro della letteratura e della vita, con l’intento di creare un ambiente arricchente e mai divisivo. La letteratura si conferma, dunque, non solo come strumento di evasione ma anche come chiave di lettura per comprendere e interpretare la complessità del mondo in cui viviamo.
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