I libri di carta mantengono la leadership sul mercato rispetto a ebook e audiolibri
Nel 2023, il mercato del libro in Italia ha mostrato una tenuta sostanziale, crescendo dello 0,8% rispetto all’anno precedente e del 14,1% rispetto al 2019. Secondo l’analisi condotta dall’Associazione Italiana Editori insieme a Nielsen BookScan e IE Informazioni Editoriali, le vendite hanno raggiunto i 1,697 miliardi di euro a prezzo di copertina. Sebbene le copie vendute siano state 111,85 milioni, in leggera flessione rispetto al 2022, si è registrato un aumento del 12,6% rispetto al 2019. Le librerie fisiche italiane hanno mantenuto la loro posizione di rilievo, rappresentando il 54,7% del mercato trade del 2023, con un incremento rispetto all’anno precedente. Al contrario, le vendite online hanno registrato un lieve calo, attestandosi al 40,7%, mentre la grande distribuzione è rimasta stabile al 4,6%.
Preferenza per i libri cartacei e andamento dei generi letterari
Nonostante una crescita del 2,5% per gli ebook e gli audiolibri, questi formati rappresentano solo il 6% del mercato complessivo in Italia. La carta si conferma come il mezzo preferito dagli italiani per la lettura, dimostrandosi vincente anche nel confronto con le versioni digitali. Riguardo alle vendite per genere, la narrativa italiana ha registrato una crescita del 7,2%, mentre quella straniera ha subito un calo del 3,6%. La manualistica non universitaria, la saggistica di divulgazione e i libri per bambini e ragazzi hanno visto un aumento nelle vendite, rispettivamente del 4,7%, del 4,6% e dell’1%. Al contrario, dopo un periodo di crescita significativa, le vendite dei fumetti hanno subito un calo del 10,6% nel 2023.
Aumento dei prezzi e sfide per gli editori
I prezzi medi dei libri sono aumentati del 1,5% rispetto al 2022, con un costo medio di copertina di 15,17 euro, mentre l’inflazione è stata del 5,7%. Nel complesso, negli ultimi 4 anni, il prezzo medio dei libri è cresciuto del 2,6%, in contrasto con una crescita generale del 15,7%. Questi dati evidenziano una riduzione dei margini di guadagno per gli editori, che si trovano a fronteggiare una crescita dei costi di produzione. Il presidente dell’AIE, Innocenzo Cipolletta, ha espresso preoccupazione riguardo al futuro del settore, sottolineando la necessità di una politica industriale a sostegno del libro come elemento centrale per la crescita economica e culturale del Paese.