![Scandalo nell'arbitraggio italiano: Rocchi convoca riunione d'urgenza 1 20240306 094620](https://masainews.it/wp-content/uploads/2024/03/20240306-094620.webp)
Rocchi convoca una riunione d’urgenza
Rocchi, Presidente dell’Associazione Italiana Arbitri, ha convocato una riunione d’urgenza in seguito alle polemiche emerse riguardo al caso Abbattista. Nel 2020, durante la presidenza di Nicchi, gli arbitri Minelli e Baroni furono rimossi dalla CAN B per scarso rendimento e decisero di denunciare presunte irregolarità. Si sospettava che Abbattista, in una sua ultima direzione di gara, avesse ricevuto un voto manipolato per evitare la dismissione.Nonostante la sconfitta del ricorso presentato da Minelli e Baroni di fronte alla Giustizia Sportiva, i due arbitri sono stati reintegrati e attualmente dirigono gare di serie B. Un particolare curioso emerso è che su un forum denominato “arbitri: le chat segrete truccano le carriere” sul sito ARBITRI.COM, gli utenti “Final Four” e “Black Monkey” elogiavano le prestazioni di Baroni e Minelli, denunciando irregolarità nei voti di merito. Sorprendentemente, si è scoperto che dietro questi pseudonimi si celavano proprio Baroni e Minelli.
Le dimissioni di Abbattista e il suo messaggio
Abbattista, pur non coinvolto direttamente nelle manovre contestate, ha deciso di dimettersi dopo essere stato nuovamente coinvolto in accuse di manipolazione e irregolarità. In un lungo messaggio, ha denunciato presunti giochi di potere e ha criticato i “mestieranti della poltrona e del voto” all’interno dell’Associazione Italiana Arbitri. Ha espresso gratitudine verso coloro che condividono i suoi principi di lealtà, giustizia e merito.Abbattista ha sottolineato la necessità di difendere l’integrità e la trasparenza nell’ambiente arbitrale, evidenziando la delicatezza della situazione. Ha manifestato il suo sostegno e ringraziamento ai colleghi che rispetta e stima, lasciando un messaggio di incoraggiamento anche per coloro che potrebbero affrontare situazioni simili in futuro. La sua decisione di dimettersi è stata motivata dalla volontà di essere libero di esprimersi senza dover ricorrere a strategie o mascheramenti per far valere le proprie opinioni e verità.