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Riforma FIGC: Taglio da 100 a 80 squadre
La riforma del calcio italiano, oggetto di fervidi dibattiti e attese, si sta concretizzando con un taglio significativo nel numero delle squadre coinvolte. Secondo quanto riportato da Il Fatto Quotidiano, il documento stilato da Deloitte svela l’intenzione di passare dalle attuali 100 squadre presenti nelle leghe professionistiche a soli 80. Questo intervento mirato si concentrerebbe soprattutto sulla Serie C, dove si prevede un ridimensionamento che andrebbe a impattare profondamente la struttura delle competizioni.
Lega Pro: La vittima sacrificale
Uno degli aspetti più rilevanti di questa riforma riguarda la Lega Pro, che risulta essere la grande vittima sacrificale di queste manovre. Secondo le anticipazioni, la terza divisione italiana verrebbe addirittura cancellata come entità politica autonoma, con una conseguente fusione con la Serie B. Questo scenario porterebbe a un ridisegno delle gerarchie nel panorama calcistico nazionale, conferendo maggiore peso e influenza alla Serie A. La massima serie, infatti, vedrebbe la sua quota di potere salire al 12%, a cui si aggiungerebbe un ulteriore 6% destinato al calcio femminile, portando il totale al 18%. Mentre alla Serie B spetterebbe il 12%, ai Dilettanti il 30%, ai calciatori e agli allenatori il 19% e agli arbitri il 2%.
Questi cambiamenti, se attuati, potrebbero ridefinire profondamente il panorama del calcio italiano, influenzando non solo le dinamiche delle competizioni, ma anche il bilancio di potere tra le varie componenti del settore. Resta da vedere come verranno accolte queste proposte e quali saranno le reazioni dei soggetti coinvolti, in un momento di trasformazione e ridefinizione che potrebbe lasciare un’impronta duratura nel calcio del Bel Paese.