Inter, la vittoria contro la Juve conferma la superiorità
Il giorno dopo la vittoria dell’Inter contro la Juve, dalle colonne di Repubblica Paolo Condò analizza la gara di San Siro. “Consapevole che il pareggio fosse risultato gradito alla Juve, perché avrebbe lasciato aperto ogni gioco alla vigilia delle coppe, l’Inter ha inseguito la vittoria nel secondo scontro diretto con superiore determinazione, e l’ha ottenuta con merito. Ora farà bene a considerare soltanto il vantaggio reale di 4 punti, e non quello virtuale di 7 comprensivo del recupero, perché ad aspettarla è l’Atalanta, la squadra più in forma del momento. Però la convinzione che l’Inter sia la squadra migliore del campionato esce ingigantita dal match di San Siro”.
Simone Inzaghi ha dimostrato una strategia vincente, mantenendo una pressione costante sulla difesa bianconera senza esporre troppo la propria squadra al contropiede avversario. Una volta sbloccato il risultato, ha saputo ribaltare la partita con maestria. L’Inter ha impressionato per la sua fase di recupero alto del pallone, simile a una squadra di basket che domina i rimbalzi. Questo successo è frutto di un’organizzazione di gioco ben codificata e dei singoli giocatori che sono cresciuti notevolmente grazie alle cure del tecnico. Un esempio lampante è Çalhanoglu, diventato un regista di livello eccezionale a 30 anni: è stato il migliore in campo con distacco.
La forza dell’Inter e il ruolo dei singoli
È un peccato che l’autorete di Gatti sia stata considerata la giocata decisiva, quando il merito va a pilastri come Barella e agli acquisti di spessore come Pavard e Thuram. Questi giocatori hanno dimostrato la solidità e la qualità della squadra. L’Inter, finalista di Champions, si è notevolmente migliorata. Uno scontro così importante contro la Juve in una fase così precoce del campionato lascia aperte prospettive per entrambe le squadre. Mentre l’Inter si conferma, la squadra di Allegri è in un processo di crescita che potrebbe portare a sorprese.