Caccia al pirata: l’Agcom introduce il Piracy Shield
L’Agcom ha avviato la caccia al pirata il 2 febbraio con il lancio del Piracy Shield, una piattaforma volta a bloccare i siti che diffondono illegalmente eventi sportivi protetti da copyright. In soli trenta minuti dalla segnalazione, 65 DNS e 8 indirizzi IP sono stati bloccati per aver trasmetto in modo illecito le partite della 23ª giornata del Campionato di Serie A. Questo nuovo strumento ha segnato un passo importante nella lotta alla pirateria online, garantendo una maggiore tutela dei diritti degli autori e degli eventi sportivi.
Un’implementazione tempestiva e regolamentata
Il lancio di questo strumento è avvenuto secondo i tempi previsti, dopo che a dicembre era stato concluso un tavolo tecnico che aveva definito i requisiti necessari per il suo funzionamento. Nonostante le sfide, come il ricorso presentato da Assoprovider, la scorsa settimana il Tar del Lazio ha dato il via libera all’azione dell’Agcom, sottolineando che essa mira a contrastare le violazioni del diritto d’autore online in modo rapido e efficace, senza interferire con la funzione giurisdizionale.
Il Piracy Shield, sviluppato dalla start-up legale Previti e offerto dalla Lega Serie A, si basa su un sistema machine to machine. I titolari accreditati, che hanno ottenuto provvedimenti cautelari per proteggere i loro diritti, possono segnalare violazioni sulla piattaforma. Queste segnalazioni vengono poi inoltrate agli ISP accreditati, che devono bloccare gli indirizzi IP e/o Fqdn entro 30 minuti. La corsa contro il tempo è fondamentale, considerando che le partite durano 90 minuti e i pirati informatici sono rapidi nel creare nuove vie di trasmissione.
Il primo test del Piracy Shield è stato durante Lecce-Fiorentina e il grande match tra Inter e Juventus. In Inghilterra, l’unico altro paese ad utilizzare un sistema simile, i risultati sono stati promettenti, anche se la lotta alla pirateria online è una sfida continua, simile alla costante battaglia contro i virus informatici. La tecnologia si conferma come alleata fondamentale nella difesa dei diritti d’autore e nella protezione degli eventi sportivi da trasmissioni illegali.