La testimonianza di Dino Meneghin sul cambiamento nel mondo dello sport
Dino Meneghin, leggenda del basket italiano, con i suoi 74 anni alle spalle, riflette sul profondo cambiamento avvenuto nel mondo dello sport. Ricorda un’epoca in cui i pivot non sapevano tirare da tre punti, sottolineando come il basket abbia subito una trasformazione radicale. In un’intervista rilasciata alla Stampa, Meneghin sottolinea il valore dell’esperienza vissuta all’aria aperta durante la sua giovinezza post-bellica. ‘Sono venuto grande all’aria aperta. Ho avuto la fortuna di crescere tra i monti, con mio fratello andavo nei boschi, su e giù dagli alberi, giocavamo in riva al Piave.’
L’evoluzione dello sport e i cambiamenti sociali
Il campione italiano, insieme ad altri grandi nomi dello sport come Simeoni, Moser, Thoeni e Panatta, rappresenta quella generazione nata negli anni Cinquanta, caratterizzata da una profonda voglia di cambiamento. Meneghin sottolinea l’importanza del lavoro costante e di un buon accompagnamento tecnico nella realizzazione del talento individuale. ‘Il talento ce l’ha dato il Signore, ma senza il lavoro, e senza un buon allenatore che ci capisse anche nella vita privata, non saremmo arrivati da nessuna parte.’
La rivoluzione del tiro da tre punti nel basket
Per Meneghin, l’introduzione del tiro da tre punti ha segnato una svolta nel mondo della pallacanestro. Questa innovazione ha comportato una trasformazione radicale del gioco, portando a una maggiore velocità e dinamicità sul campo. Tuttavia, il campione italiano esprime anche una nota critica, evidenziando come questa evoluzione abbia comportato la scomparsa di ruoli tradizionali come quello del pivot. ‘Ha trasformato il basket in una partita di hockey su ghiaccio, corri e tira. E cancellato i ruoli come il mio, il pivot non esiste più.’
Le prospettive future nel mondo dello sport
Guardando al futuro, Meneghin non può fare a meno di notare il talento emergente nel mondo della pallacanestro, come nel caso di Wembanyama, definito un vero ‘fenomeno’. Questi giovani atleti, capaci di spostare i limiti dell’eccellenza sportiva, rappresentano una prospettiva affascinante per il mondo dello sport. ‘Si muove con una leggerezza mai vista, dopo Antetokounmpo ha spostato i limiti ancora più in alto. Mi sembra inarrivabile se non tra 30 anni quando gli africani mostreranno tutto il loro potenziale.’
Una riflessione sulla società contemporanea
Infine, Meneghin non esita a mettere in luce le trasformazioni sociali avvenute nel corso degli anni. Dai momenti di leggerezza vissuti negli anni Cinquanta e Sessanta, alle tensioni e paure degli anni Settanta, fino alla rinascita degli anni Ottanta, il campione italiano riflette sulla complessità dei cambiamenti sociali e culturali che hanno influenzato anche lo sport. La sua testimonianza rappresenta non solo un viaggio nel mondo dello sport, ma anche un’analisi profonda delle trasformazioni avvenute nella società nel corso degli anni.