Una svolta necessaria per la Vuelle
Meo Sacchetti è ben consapevole che per vincere le partite decisive, serve più di talento puro. Servono determinazione e freddezza estrema. Domenica scorsa a Scafati, la Vuelle è inciampata nuovamente nell’ultimo tratto del match, perdendo di vista il canestro e commettendo errori fatali quando la tensione è salita alle stelle. Non è la prima volta che il team si perde in questi momenti cruciali, mancando di quella crudeltà agonistica richiesta per portare a casa la vittoria. Le cinque vittorie sin qui ottenute sono state convincenti, ma manca quel tocco di cinismo che fa la differenza nei momenti topici.
La mancanza di un risolutore si è fatta sentire pesantemente per la Vuelle. Bamforth non è stato in grado di interpretare quel ruolo chiave, trovandosi spesso limitato fisicamente nelle situazioni cruciali. Anche con l’arrivo di McDuffie, la situazione non è cambiata in maniera significativa. L’ultimo tiro affidato a lui si è infranto contro la difesa avversaria, dimostrando una mancanza di freddezza sotto pressione. Visconti, con una palla a due centimetri dal canestro, avrebbe potuto cambiare le sorti della partita e sollevare il morale di un gruppo già provato dall’assenza di risultati positivi da tempo. La svolta sembrava in arrivo, ma è sfumata nuovamente.
La luce in fondo al tunnel
Nonostante le difficoltà, a Scafati è emerso un segnale di speranza per la Vuelle. Andrea ha dimostrato una produttività inaspettata, con una prestazione notevole sia in fase offensiva che distributiva con ben 7 assist. Bluiett ha mostrato una precisione incredibile da fuori, mentre Ford si è distinto per la sua determinazione in campo, con stoppate vitali e una grinta che non passa inosservata. Sacchetti sembra aver ridato fiducia a questi giocatori, consapevole che nel rush finale saranno fondamentali. Tambone, il capitano, ha rifiutato l’offerta di Trapani, dimostrando un attaccamento alla squadra che potrebbe fare la differenza nei momenti critici. La strada per la Vuelle sembra ancora lunga, ma c’è una luce in fondo al tunnel.