![Le alleanze in vista delle elezioni europee tra Le Pen e Meloni 1 20240204 012607](https://masainews.it/wp-content/uploads/2024/02/20240204-012607.webp)
I futuri gruppi Ue, Le Pen-Meloni: le alleanze in vista delle elezioni
In vista delle imminenti elezioni europee, i gruppi politici al Parlamento europeo stanno subendo delle trasformazioni significative. I sovranisti di Identità e Democrazia e i conservatori dell’Ecr stanno guadagnando terreno nei sondaggi, seppur con uno scarto di una decina di seggi. Il premier ungherese Viktor Orbán sembra avere le carte in regola per portare a Strasburgo circa 10 deputati, confermando la sua abilità politica. Al contempo, il Rassemblement National di Marine Le Pen potrebbe ottenere 27 seggi, aprendo la possibilità di un avvicinamento con Giorgia Meloni, nonostante le divergenze del passato.
Le mosse politiche strategiche di Orbán e Meloni
Recentemente, Viktor Orbán ha annunciato che il suo partito Fidesz, uscito dal PPE e in procinto di entrare nell’Ecr di Meloni dopo le elezioni. Durante un vertice a Bruxelles riguardante i fondi per l’Ucraina, Giorgia Meloni ha sfruttato la sua amicizia con Orbán per facilitare la mediazione, evidenziando l’importanza delle relazioni personali in politica. Gunnar Beck, eurodeputato tedesco di Alternativa per la Germania (AfD) e vicepresidente di Identità e Democrazia, ha aperto le porte del gruppo a Orbán, sottolineando i solidi legami di amicizia tra Orbán e Le Pen. Tuttavia, la stabilità dell’alleanza tra AfD e Le Pen è stata messa in discussione a seguito di uno scandalo riguardante proposte radicali sulla migrazione.
Le possibili scissioni e le alleanze future
Nel panorama politico in evoluzione, Marine Le Pen ha sottolineato la necessità di affrontare le differenze significative con i potenziali alleati e valutare se queste possano influenzare la collaborazione all’interno dello stesso gruppo a Strasburgo. In caso di una scissione, Identità e Democrazia potrebbe perdere i 27 seggi francesi a favore degli 8 della Lega e dei 21 dell’AfD, secondo le proiezioni attuali. Sebbene Fidesz sembri più vicino a Identità e Democrazia per quanto riguarda l’Ucraina, l’adesione comporterebbe il rischio di un isolamento politico e l’esclusione da incarichi di rilievo. L’Ecr, composto da partiti guidati da premier e ex premier, come Meloni e Morawiecki, presenta divergenze politiche significative tra Meloni e Le Pen, con un orientamento marcatamente atlantista.
Resta da vedere come si evolveranno le alleanze dopo le elezioni, quando i partiti politici cercheranno di massimizzare la propria influenza tenendo conto dei risultati e dei numeri ottenuti. Le nuove configurazioni politiche potrebbero ridefinire l’equilibrio di potere all’interno del Parlamento europeo, con l’Ecr che potenzialmente potrebbe diventare il terzo gruppo più importante, dopo il PPE e i socialisti. Le decisioni cruciali sulle alleanze verranno prese in seguito al voto, quando ogni partito politico farà valere la propria forza e influenza per ottenere il massimo vantaggio possibile.