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Accordo sugli ostaggi e la fine della guerra a Gaza: le trattative in corso
Nella girandola di sensazioni, è stato il giorno del cauto ottimismo. La trattativa per il cessate il fuoco tra Israele e Hamas potrebbe essere davvero arrivata a un punto di svolta. Questo, almeno, è quanto traspare su autorevoli media di Paesi arabi moderati coinvolti nelle trattative. I primi a sostenerlo, il quotidiano saudita ‘Ashraq’ e il canale egiziano ‘Al Rad’, secondo cui ci sarebbero stati intensi contatti tra mediatori e negoziatori di entrambe le parti sul tema degli ostaggi da liberare nella prima fase.
Le posizioni di Israele e Hamas
In serata, però, il Times of Israel ha avvertito: “Un alto funzionario di Hamas insiste che il gruppo terroristico ‘non accetterà in nessuna circostanza’ una tregua a Gaza che non includa esplicitamente la fine completa della guerra”. Il funzionario ha parlato in forma anonima, aggiungendo ulteriore incertezza alla situazione.
Indiscrezioni e dichiarazioni
Tra le indiscrezioni di cui è impossibile al momento trovare conferma, la più clamorosa, citata dal quotidiano saudita, è il possibile rilascio di Marwan Barghouti, leader di Fatah e simbolo della seconda intifada, condannato a diversi ergastoli che sta scontando nel carcere di Hadarim, vicino Natanya.
La questione dei soldati e la ricostruzione della Striscia
Per le soldatesse prese in ostaggio, il “prezzo” sarà raddoppiato: 20 detenuti con pene pesanti da scontare e altrettanti con pene inferiori a 10 anni.
Le dichiarazioni di Netanyahu e Gantz
Netanyahu ha fatto sapere che ‘indipendentemente dagli accordi’ l’operazione di terra a Rafah si farà, dichiarazione confermata da altre fonti – in forma anonima ma ricondotte al governo – secondo cui Israele non accetterà mai la fine della guerra come parte dell’accordo sugli ostaggi.
Il ruolo degli Stati Uniti e del Qatar
Intanto gli USA, oltre alle pressioni su Israele, chiedono al Qatar di espellere i capi di Hamas che ospita da anni, qualora facciano saltare la trattativa. Il coinvolgimento di più nazioni sottolinea l’importanza e la complessità della situazione, con diversi attori internazionali che cercano di influenzare l’esito delle negoziazioni.