Violenza sessuale a Maiorca: arrestati quattro turisti italiani per stupro di gruppo
In una vicenda che ha scosso l’opinione pubblica internazionale, quattro turisti italiani sono stati arrestati a Palma di Maiorca, accusati di una presunta violenza di gruppo ai danni di una giovane brasiliana. Gli eventi si sono svolti all’alba di domenica 7 aprile, in un residence con affaccio sulla Playa de Palma, poco prima del previsto rientro degli indagati in Italia.
Il giudice della prima sezione istruttoria del Tribunale di Palma di Maiorca ha disposto la custodia cautelare senza cauzione per i quattro, considerando il rischio di fuga. Le pene a cui potrebbero andare incontro, se le accuse fossero confermate, superano i 25 anni di carcere a testa, aggravate anche dalla recente legislazione sulla libertà sessuale.
Dettagli della Notte dell’Aggressione
La vicenda ha avuto inizio nelle prime ore del mattino, tra le 2 e le 6. La vittima ha raccontato di aver incontrato uno dei giovani italiani nei pressi di una nota discoteca di Can Pastilla, lungo il Passeig Maritim di Palma, uno degli epicentri della movida dell’isola delle Baleari. Dopo un primo incontro casuale e uno scambio di sigarette, i due si sarebbero ritrovati alla chiusura del locale, decidendo di spostarsi nell’appartamento occupato dall’italiano e dai suoi tre amici.
Qui, secondo il racconto della vittima, sarebbe avvenuto il presunto stupro di gruppo: dopo un rapporto consensuale con uno dei ragazzi, altri due avrebbero abusato di lei, mentre un quarto assisteva senza intervenire. La giovane è riuscita a fuggire, portando con sé il passaporto di uno degli aggressori, e ha successivamente denunciato l’accaduto alle autorità locali.
Le Indagini e le Reazioni
La polizia, attivando immediatamente il protocollo per le vittime di abusi, ha condotto la ragazza in un centro medico, dove sono state riscontrate lesioni compatibili con una violenza sessuale. Le indagini, affidate all’Ufam, il gruppo operativo di assistenza alle famiglie e alle donne maltrattate, hanno portato all’identificazione e all’arresto dei quattro italiani, impedendone così la fuga con un volo previsto per lo stesso giorno.
Gli arrestati hanno risposto solo alle domande del proprio avvocato, sostenendo la consensualità dei rapporti con la vittima, che non si è presentata in tribunale, come permesso dalla legislazione di protezione delle vittime di violenza sessuale. Nonostante ciò, per uno degli arrestati, dichiaratosi estraneo ai fatti, il magistrato ha convalidato l’arresto in assenza di opposizione al reato.
Un Fenomeno Preoccupante
Questo episodio si inserisce in un contesto più ampio di violenze di gruppo che preoccupa le autorità delle Baleari. Secondo i dati diffusi dalla Fondazione Anar, nel solo ultimo anno si è registrato un incremento del 55% di tali episodi nell’isola, spesso perpetrati da giovani turisti. Un caso simile si era verificato lo scorso 18 agosto, quando una ventenne denunciò di essere stata vittima di una ‘manada’, termine spagnolo per indicare un branco, composto da otto ragazzi, fra cui cinque francesi e uno svizzero. Anche in quella circostanza, gli aggressori rivendicavano la consensualità, smentita però dai video della violenza postati sui social.
La gravità e la frequenza di queste aggressioni sollevano questioni urgenti sulla sicurezza e sulla protezione delle vittime in contesti turistici internazionali, evidenziando l’importanza di un’azione coordinata tra le forze dell’ordine e le istituzioni giudiziarie per prevenire e punire tali crimini. La comunità internazionale è chiamata a riflettere profondamente sulle misure più efficaci per combattere la violenza sessuale, garantendo al contempo il rispetto dei diritti e la dignità di ogni individuo.