Violenti scontri tra Israele e Libano: un morto e sei feriti
Libano è teatro di violenti scontri che hanno portato alla morte del calciatore Moustapha Ali Ghorayeb e al ferimento di altre sei persone in seguito a quattro attacchi condotti dall’aviazione israeliana. I raid, avvenuti in meno di 24 ore, hanno colpito nei pressi di Baalbak, a soli 100 chilometri a nord del confine con Israele. Ulteriori bombardamenti si sono registrati nella periferia di Jezzine, cuore del paese.
Escalation degli attacchi oltre i confini tradizionali
L’escalation degli attacchi è evidente: se fino alla fine dell’anno scorso si erano limitati a pochi chilometri oltre il confine, a partire da gennaio si sono estesi ai territori dove la presenza di Hezbollah è più consolidata, come la valle della Beka’a, Nabatieh e Sidone. Hezbollah, dal canto suo, ha risposto con attacchi nel nord di Israele, sebbene tramite mezzi terrestri, essendo privo di forze aeree.
L’incertezza e la tensione persistono lungo il confine tra i due paesi, con continui combattimenti che coinvolgono entrambe le parti. Il ministro della sicurezza israeliana, Ben-Gvir, ha esercitato pressioni sul collega della difesa, Gallant, per intensificare ulteriormente gli attacchi contro il Libano.