Trovato senza vita ex dipendente Boeing che denunciò problemi di sicurezza
Un’ex dipendente di Boeing, Barnett, è stato trovato morto poco prima di dover testimoniare in tribunale riguardo alle presunte irregolarità nell’azienda. Prima della sua morte, l’uomo era stato sottoposto a un intenso interrogatorio da parte degli avvocati di Boeing. Barnett aveva denunciato pubblicamente, nel 2019, che Boeing stava compromettendo i requisiti di sicurezza per accelerare la produzione dei suoi aerei 787 Dreamliner. L’ex dipendente aveva rivelato l’utilizzo di componenti difettosi e i problemi nei sistemi di ossigeno di emergenza, con un tasso di guasti del 25%. Le sue segnalazioni erano state ignorate dalla dirigenza, nonostante risalissero al 2010, quando Barnett iniziò a lavorare presso lo stabilimento di Boeing a North Charleston.
Boeing al centro delle polemiche per i problemi di sicurezza
La morte di Barnett giunge in un momento critico per Boeing, già sotto accusa per i problemi di sicurezza legati all’aereo 737 Max. Recentemente, un portellone si è staccato durante un volo operato dalla compagnia aerea Alaska Airlines, sollevando preoccupazioni sulla sicurezza. Documenti cruciali relativi al pannello mancante non sono stati rinvenuti negli impianti di Boeing, sollevando sospetti sulla loro effettiva produzione. In risposta a queste controversie, Boeing ha rimosso Ed Clark, vicepresidente del programma 737 e direttore generale dello stabilimento a Renton, per sostituirlo con Katie Ringgold. Questa mossa è avvenuta in un contesto in cui l’azienda sta cercando di riprendersi dagli incidenti che hanno coinvolto i velivoli 737 Max nel 2018 e 2019. Elizabeth Lund assumerà un nuovo ruolo dirigenziale per il controllo di qualità, evidenziando l’attenzione di Boeing verso la supervisione e la gestione interna.