La vulnerabilità del Mar Rosso e degli attacchi informatici
Il 90 per cento del traffico Internet passa attraverso i cavi sottomarini, che rappresentano un’importante infrastruttura per la connessione globale. Tuttavia, recenti attacchi nel Mar Rosso hanno evidenziato la vulnerabilità di questa rete. Quattro cavi sottomarini sono stati danneggiati, causando disagi e la necessità di reindirizzare una parte significativa del traffico. Tra i cavi interessati vi sono AAE-1, Seacom, Europe India Gateaway e TGN, i quali richiederanno otto settimane per essere riparati. Tale situazione ha reso evidente quanto il Mar Rosso sia diventato un punto critico per le comunicazioni globali.
La fragilità dei cavi sottomarini nel contesto del Mar Rosso
I cavi sottomarini, seppur cruciali per le comunicazioni globali, presentano una vulnerabilità significativa quando si trovano a bassa profondità come nel Mar Rosso. I cavi danneggiati nel canale di Suez erano a soli 150-170 metri di profondità, esposti non solo a possibili attacchi informatici ma anche a incidenti causati dal traffico intenso di imbarcazioni. Questi cavi contengono fili di fibra ottica estremamente sottili e fragili, protetti solo da un rivestimento isolante. La concentrazione di questi cavi nel Mar Rosso, che funge da collegamento critico tra Europa e Asia, rende la zona particolarmente suscettibile a interruzioni e danneggiamenti.
Il Mar Rosso rappresenta un punto di passaggio obbligato per i cavi sottomarini che collegano l’Europa all’Asia, creando una sorta di “collo di bottiglia” che aumenta il rischio di interruzioni nella connettività globale. Incidenti come il danneggiamento dei cavi AAE-1 e altri attacchi informatici precedenti evidenziano la necessità di sviluppare piani d’emergenza per prevenire blackouts che potrebbero avere ripercussioni sull’intera economia e sulla sicurezza. La diversificazione delle rotte e l’implementazione di nuove infrastrutture, come il progetto del cavo 2Africa, sono passi cruciali per garantire la resilienza delle reti internet globali.