La Lituania
La Lituania sta adottando misure significative per proteggere se stessa da potenziali minacce, in particolare da una possibile invasione russa. Secondo Vaidotas Urbelis, direttore politico del ministero della Difesa lituano, l’acquisto di carri armati Leopard 2 dalla Germania è una mossa strategica. Urbelis sottolinea che ‘una delle cose che la guerra in Ucraina ha evidenziato è il valore strategico dei carri armati nel riconquistare i territori’. Questo dimostra come i tank siano cruciali nelle operazioni militari, consentendo manovre mobili insieme all’infanteria.
Urbelis continua affermando che ‘di fronte alla minaccia proveniente dalla Russia, possedere robuste capacità di carri armati diventa imperativo’. Descrive i tank occidentali come superiori a quelli russi in termini di corazze, precisione delle armi e sistemi di guida avanzati. Inoltre, il direttore politico evidenzia che avere un vantaggio tecnologico simile permetterebbe una vasta gamma di operazioni con carri armati, anche in condizioni avverse. Le trattative per l’acquisto dei Leopard 2 sono attualmente in corso, evidenziando l’impegno della Lituania nella sua difesa.
La Lituania e la minaccia russa: un’imperativa necessità di protezione
Il ministro degli Esteri lituano, Gabrielius Landsbergis, ha ribadito l’importanza di contrastare la minaccia russa non solo per la Lituania, ma per l’intero mondo occidentale. Landsbergis ha dichiarato che ‘quella in Ucraina non è solamente una guerra europea, ma una questione di portata globale’. Sottolinea inoltre che porre fine a questo conflitto richiede una strategia diretta e non può avvenire tramite l’inganno russo. L’unico vero cammino verso una pace duratura, secondo il ministro, passa attraverso il successo dell’Ucraina e la sconfitta della Russia.
Le autorità lituane hanno adottato misure drastiche per proteggere la popolazione, con la creazione di una rete di oltre 3.300 rifugi capaci di ospitare circa 900.000 persone, circa un terzo della popolazione totale del Paese. La ministra degli Interni, Agne Bilotaite, ha comunicato che questa rete sarà estesa fino a poter accogliere la metà degli abitanti della Lituania, dimostrando la serietà con cui il Paese affronta la situazione. Analoghe iniziative sono state adottate anche da Lettonia ed Estonia negli ultimi due anni, evidenziando la preoccupazione diffusa per la sicurezza nella regione.
Il governo lituano ha inoltre deciso la chiusura dei valichi di frontiera con la Bielorussia di Lavoriskes e Raigardas a partire dal 1° marzo. Questa mossa segue le restrizioni già implementate nel tentativo di gestire i flussi di contrabbando e altre attività illegali. Queste azioni sono il risultato diretto delle crescenti tensioni nella regione e della necessità di proteggere i confini nazionali da possibili minacce esterne, come quelle rappresentate dagli uomini della Wagner in Bielorussia.