Missili balistici iraniani in arrivo in Russia: una mossa geopolitica significativa
Secondo quanto riportato dall’agenzia Reuters, l’Iran ha fornito alla Russia centinaia di potenti missili balistici terra-terra, un’azione che potrebbe avere profonde implicazioni geopolitiche. Circa 400 missili, tra cui modelli della famiglia Fateh-110 come lo Zolfaghar, sono stati inviati, con la capacità di colpire obiettivi fino a 700 km di distanza. Le spedizioni sono iniziate ad inizio gennaio e si prevede che ne seguiranno altre nelle prossime settimane. Fonti iraniane hanno confermato che alcuni missili sono stati trasportati via nave attraverso il Mar Caspio, mentre altri sono stati inviati per via aerea. Questo movimento solleva interrogativi sulle intenzioni e sulle implicazioni di tale trasferimento di armamenti.
Restrizioni ONU scadute: le preoccupazioni di Stati Uniti ed Europa
Le restrizioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite sull’esportazione di missili, droni e altre tecnologie da parte dell’Iran sono scadute lo scorso ottobre. Nonostante ciò, Stati Uniti e Unione Europea hanno mantenuto le sanzioni sul programma di missili balistici iraniani, temendo un possibile impatto sulle dinamiche regionali, in particolare verso il Medio Oriente e la Russia. La Casa Bianca, tramite il portavoce della Sicurezza nazionale John Kirby, ha manifestato preoccupazione riguardo alla vicinanza tra Iran e Russia in termini di scambi bellici, aggiungendo ulteriori preoccupazioni riguardo all’acquisizione di armi balistiche a corto raggio da parte della Russia, già beneficiaria di forniture dalla Corea del Nord.
Le preoccupazioni aumentano in un contesto di crescente tensione in Ucraina, con la Russia in costante avanzata. Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskiy ha recentemente apportato cambiamenti alla leadership militare, mentre le forze armate ucraine si trovano in una situazione critica a causa della scarsità di munizioni e armamenti. Il sostegno occidentale è in calo, complicando l’approvazione di nuovi aiuti. Nonostante l’Unione Europea abbia recentemente approvato un pacchetto di aiuti finanziari consistente, l’approvazione di nuovi fondi da parte degli Stati Uniti potrebbe essere ostacolata dal Congresso, lasciando l’Ucraina in una delicata situazione.