Eroe a Kiev, criminale a Mosca
In Spagna, precisamente a La Vila Joiosa, si è conclusa la tragica vicenda dell’elicotterista russo Maxim Kuzminov, noto per la sua diserzione avvenuta lo scorso agosto. Il corpo del 29enne è stato ritrovato crivellato da sei colpi di pistola sulla rampa di uscita del garage comunitario del complesso residenziale La Cala. Gli inquirenti hanno individuato i presunti assassini fuggiti a bordo di un’auto ritrovata in fiamme non distante dal luogo del delitto.
Le operazioni di identificazione del cadavere sono state complesse a causa dei documenti falsi in possesso dell’uomo, che lo identificavano come un cittadino ucraino di 33 anni. Tuttavia, lunedì scorso, i media ucraini hanno confermato che si trattava di Maksim Kuzminov. L’analisi delle impronte digitali ha permesso alla Guardia Civil spagnola di confermare l’identità del militare russo, protagonista di una fuga rocambolesca che ha scosso le relazioni tra Ucraina e Russia.
La fuga e il tradimento
La fuga di Kuzminov, resa pubblica nel mese di settembre, è stata accompagnata da un video diffuso dall’intelligence militare ucraina, in cui l’elicotterista raccontava la sua decisione di passare al nemico per non essere complice delle azioni del presidente russo Putin. La sua diserzione ha comportato la morte dei due commilitoni a bordo dell’elicottero, ignari delle sue intenzioni, che sono stati uccisi dopo l’atterraggio in Ucraina orientale. La madre del ragazzo è stata successivamente trasferita in sicurezza oltre il confine ucraino.
Mosca ha etichettato immediatamente Kuzminov come traditore e criminale, con il capo dei Servizi di Spionaggio Estero della Russia che ha confermato tale giudizio. Il tribunale militare di Mosca ha avviato un procedimento per tradimento nei confronti del militare russo, mentre le autorità ucraine hanno elogiato l’esito positivo dell’operazione e il gesto coraggioso compiuto da Kuzminov.
Le autorità spagnole, inizialmente propense a ipotizzare un regolamento di conti legato alla criminalità organizzata, non escludono ora una possibile vendetta da parte dei servizi di sicurezza russi. Nonostante le speculazioni, sia la Guardia Civil spagnola che il governo mantengono un rigoroso riserbo sulle indagini in corso.