Un’ondata di odio senza precedenti colpisce la comunità ebraica in Gran Bretagna
Con 41 attacchi al giorno, gli ebrei inglesi si chiedono se hanno un futuro. Mentre il sindaco Sadiq Khan rinomina con nomi simbolici le linee della rete ferroviaria di Londra, la realtà della crescente persecuzione degli ebrei nel Regno Unito è inquietante. Gli attacchi di Hamas contro Israele hanno scatenato un’escalation di antisemitismo senza precedenti, con un aumento del 150% negli incidenti nel 2023, raggiungendo oltre quattromila casi, di cui 2.700 solo dal 7 ottobre.
Una “esplosione di odio”, come definito dal governo Sunak, che riflette una pericolosa tendenza alla “celebrazione” degli attacchi di Hamas, secondo il CST, l’ente per la sicurezza delle comunità ebraiche. Non solo numeri, ma storie di violenza e intolleranza si celano dietro queste cifre allarmanti. Comportamenti abusivi, minacce, aggressioni, vandalizzazioni, e profanazioni sono solo alcune delle forme di odio che gli ebrei britannici devono affrontare quotidianamente.
Un’escalation di violenza senza controllo
Il direttore del CST, Mark Gardner, ha descritto la situazione come “una vergogna assoluta”, sottolineando come la comunità ebraica sia soggetta a molestie e attacchi che vanno ben oltre la mera disapprovazione. Con una media di 31 attacchi al giorno, la violenza si manifesta in molteplici forme: lanci di oggetti, aggressioni fisiche, sputi, sottrazione di abiti religiosi, e persino l’uso di armi per minacciare e ferire. Le sinagoghe e le persone dirette ai luoghi di culto sono diventate bersagli sempre più frequenti, con un preoccupante aumento del 143% negli attacchi.
Le università non sono esenti da questo clima di odio crescente. All’Università di Leeds, addirittura il cappellano ebreo è stato posto sotto la protezione della polizia, evidenziando come la paura e l’insicurezza abbiano permeato ogni aspetto della vita ebraica in Gran Bretagna. La comunità ebraica si trova ad affrontare una situazione senza precedenti, in cui la propria sicurezza e integrità vengono messe a repentaglio quotidianamente.
Il futuro incerto della comunità ebraica nel Regno Unito
Mentre le bandiere palestinesi sventolano nei quartieri orientali di Londra, la paura e la preoccupazione si diffondono tra le famiglie ebree, costrette a valutare la sicurezza dei propri figli persino nel contesto scolastico. L’indottrinamento dei bambini e la messa in pericolo degli studenti sono diventati una triste realtà, portando molte famiglie a considerare la possibilità di trasferirsi per garantire la propria incolumità.
Le parole di Samuel Hayek, presidente del Fondo Nazionale Ebraico, risuonano con una drammaticità palpabile: “Gli ebrei non hanno futuro nel Regno Unito”. In un paese che vanta una storia priva di deportazioni e ghetti, ma contrassegnata da primi ministri ebrei, la domanda sul destino della comunità ebraica diventa sempre più urgente. La Gran Bretagna si trova di fronte a una prova cruciale: riuscirà a proteggere e garantire un futuro per la sua comunità ebraica, o assisteremo a un’erosione irreversibile della diversità e della sicurezza?