La crescita economica russa trainata dalla guerra
In un contesto in cui la guerra sembra essere il motore trainante dell’economia russa, il presidente Vladimir Putin si prepara a un quinto mandato presidenziale, più forte che mai. I dati del Fondo Monetario Internazionale hanno rivisto al rialzo le previsioni di crescita del paese, stimandola al 2,6% anziché all’1,1% annunciato in precedenza. Questo scenario è alimentato principalmente dal crescente impegno economico nella difesa, con la Russia che prevede di spendere nel 2024 il 6% del Pil per tale settore, un record assoluto post-sovietico.
Secondo il sito russo The Bell, l’economia russa si configura sempre più come un’economia di guerra, con la spesa bellica che rappresenta una quota significativa del bilancio annuale. Questo impegno finanziario non include solo le spese ufficiali di difesa, ma anche costi nascosti come le cure per i soldati feriti e la ricostruzione delle aree urbane ucraine sotto controllo russo distrutte dai conflitti. Tali investimenti, sebbene sostenuti, non sono esenti da vulnerabilità e criticità che si riflettono negativamente su settori chiave dell’economia russa.
La trasformazione sociale e culturale della Russia
Al di là dei dati economici, l’attuale regime russo sta portando avanti un progetto di trasformazione sociale e culturale di vasta portata. Questa visione va ben oltre considerazioni economiche e strategiche, per abbracciare un’ottica di ridefinizione dell’identità russa e del suo ruolo nel contesto globale. L’intellettuale russo Sergej Karaganov parla esplicitamente di una “siberizzazione del paese”, che comprende non solo investimenti economici mirati in Siberia, ma anche una valorizzazione storico-culturale delle relazioni con l’Asia.
Il governo russo sembra impegnato a riscrivere la storia del paese degli ultimi quattro secoli, proponendo un distacco dall’Occidente e un maggiore orientamento verso l’Asia. Questa trasformazione radicale, che richiama l’epoca di Pietro il Grande nel Seicento, riflette una volontà di ridefinizione dell’identità nazionale russa e del suo ruolo nel contesto internazionale. Un’aspirazione a emanciparsi dall’Occidente e a emergere come guida culturale e politica per una “maggioranza globale” che abbraccia diverse regioni del mondo.