La Francia e la limitazione della critica ai vaccini mRNA
La Francia, patria dei principi di libertà, si trova al centro di una controversia legata alla critica dei vaccini a mRNA. Il Parlamento francese ha recentemente introdotto un emendamento alla legge sulla ‘Lotta alle derive settarie’, imponendo sanzioni severe per coloro che osano esprimere dubbi o critiche sui vaccini a mRNA. Questo emendamento prevede fino a tre anni di reclusione e un’ammenda fino a 45.000 euro per chiunque si opponga a tali trattamenti.
In un clima dove la libertà di espressione e di ricerca scientifica dovrebbero essere valori fondamentali, l’mRNA è stato elevato a un livello di intoccabilità senza precedenti. Questo dogma laico sulla sicurezza e l’efficacia dei vaccini mRNA sta sollevando preoccupazioni sulla libertà di dibattito e sul diritto di esprimere opinioni contrastanti.
La criminalizzazione della libera scelta terapeutica
Definito ironicamente ‘emendamento Pfizer’ dal deputato Florian Philippot, il provvedimento equipara la libera scelta terapeutica a una presunta ‘deriva settaria’ e punisce chiunque metta in discussione i trattamenti medici considerati validi dalle autorità. Questa legislazione sembra istituire una sorta di ‘verità scientifica di Stato’, minando i principi democratici su cui si basa la società.
La giustificazione ufficiale dietro a queste misure è la lotta alla disinformazione, con un’attenzione particolare all’informazione non allineata con le direttive ufficiali. Questo controllo sempre più stretto sul pensiero critico apre la strada a un potenziale pericolo per la libertà di espressione e di informazione, soprattutto in vista delle imminenti elezioni europee.
La sfida alla disinformazione e la campagna di Google
In un contesto in cui la disinformazione online potrebbe influenzare l’opinione pubblica in occasione delle elezioni europee, Google ha annunciato una campagna ‘anti-disinformazione’ in diversi Paesi, tra cui la Francia. Attraverso l’utilizzo di tecniche di prebunking, si cercherà di sensibilizzare gli utenti su come riconoscere e affrontare i contenuti manipolativi prima che possano influenzare le loro decisioni.
Questa iniziativa mira a contrastare la diffusione di informazioni fuorvianti e a promuovere una maggiore consapevolezza tra gli elettori, soprattutto in un periodo critico in cui le scelte politiche potrebbero essere influenzate da narrazioni distorte o non verificate. La lotta alla disinformazione diventa quindi un elemento cruciale per preservare la democrazia e garantire un dibattito pubblico basato su informazioni accurate e trasparenti.