Migranti a Ravenna: l’arrivo della nave Geo Barents
Migranti: attraccata a Ravenna la nave Geo Barents intorno alle 7.30 del mattino, portando con sé 134 persone a bordo, di cui 87 uomini e 13 donne adulte, oltre a 34 minori, tra cui 15 non accompagnati. Questo è l’ottavo sbarco di migranti nel porto romagnolo, con provenienza principalmente da Siria ed Egitto. L’ultima volta che si era registrato un simile arrivo risale al 3 gennaio scorso, quando sbarcarono 336 persone.
A scendere per primi dalla nave sono state due persone il cui stato di salute ha richiesto accertamenti più approfonditi. Tuttavia, nel complesso, le condizioni generali di salute dei migranti erano state valutate come buone nei giorni precedenti. Le famiglie presenti sull’imbarcazione sono tutte di origine siriana, con bambini molto piccoli tra cui due di soli 2 anni, mentre gli altri minori hanno un’età compresa tra i 4 e i 17 anni. Le visite mediche e le procedure di identificazione da parte della Polizia sono attualmente in corso presso il Circolo Canottieri a Standiana, Ravenna.
La distribuzione dei migranti
Secondo quanto dichiarato dalla Prefettura di Ravenna, è già stata organizzata la suddivisione dei migranti sbarcati nella città romagnola. Sessantaquattro persone, tra cui 54 adulti e 7 minori non accompagnati, verranno trasferite in autobus nel Lazio, mentre settanta persone, di cui 61 adulti e nove minori non accompagnati, rimarranno in Emilia-Romagna. Queste operazioni di redistribuzione sono cruciali per garantire un’accoglienza adeguata e per facilitare l’integrazione dei migranti nelle rispettive comunità di destinazione.
In un contesto internazionale sempre più sensibile alla questione dei flussi migratori, l’arrivo della nave Geo Barents a Ravenna rappresenta un ennesimo capitolo di un fenomeno complesso e delicato. L’assistenza e l’accoglienza dei migranti sono temi centrali che richiedono un costante impegno da parte delle istituzioni e della società civile per garantire il rispetto dei diritti umani e la tutela delle persone in situazioni di vulnerabilità.