![Il Papa e la metafora della lebbra dell'anima 1 20240212 115400](https://masainews.it/wp-content/uploads/2024/02/20240212-115400.webp)
Il Papa e la metafora della lebbra dell’anima
Il Papa Francesco ha utilizzato una potente metafora durante la sua omelia, parlando della “lebbra dell’anima” come una malattia che rende le persone insensibili all’amore e alla compassione. Questa “lebbra” si manifesta attraverso l’egoismo, i preconcetti, l’indifferenza e l’intolleranza. Secondo il Pontefice, la cura per questa malattia è rappresentata dall’amore verso Dio e la donazione al prossimo, senza timori o pregiudizi, e senza essere condizionati da calcoli o convenienze. Questo richiede di essere liberi da forme di religiosità vuote e di abbracciare la concretezza nell’aiutare il prossimo.
La canonizzazione di María Antonia de San José de Paz y Figueroa
L’omelia di Papa Francesco è stata pronunciata durante la canonizzazione di María Antonia de San José de Paz y Figueroa, conosciuta come Mama Antula. Questa santa argentina del XVIII secolo ha diffuso gli Esercizi spirituali ignaziani a Buenos Aires e in altre regioni, portando la conoscenza di Dio alle persone. Durante la celebrazione, Papa Francesco ha sottolineato l’importanza dell’azione e della contemplazione nel servizio e nella dedizione al prossimo, come antidoto alla “lebbra dell’anima” che corrompe i cuori e genera indifferenza.
Papa Francesco ha richiamato l’attenzione sul Vangelo di Marco, evidenziando l’incontro di Gesù con un lebbroso emarginato e rifiutato dalla società. Questo episodio ha mostrato come il tocco compassionevole di Cristo abbia guarito non solo il corpo malato, ma anche le ferite emotive e spirituali, liberando dalle barriere dell’indifferenza e dell’intolleranza. Il Pontefice ha esortato a seguire l’esempio di Gesù nel toccare le ferite degli altri, nella vicinanza e nell’amore che guarisce e rigenera il cuore umano, ridonando bellezza e capacità di amare senza limiti.