Tensioni al Senato USA sull’accordo da 60 miliardi per l’Ucraina
Il Senato degli Stati Uniti ha raggiunto un accordo storico su un pacchetto di aiuti da 60 miliardi di dollari destinati all’Ucraina, in seguito a negoziati intensi tra i Democratici e i Repubblicani. Tuttavia, l’accordo potrebbe essere minacciato all’approdo alla Camera dei Rappresentanti a causa dell’opposizione dei trumpiani. Il rappresentante Mike Johnson ha definito l’accordo “peggiore del previsto” e ha dichiarato che non avrà alcuna possibilità di sopravvivenza se dovesse passare alla Camera.
Il ritorno alla Casa Bianca di Donald Trump potrebbe influenzare significativamente l’approvazione di questo accordo, con il ex presidente che ha criticato aspramente il disegno di legge sulle frontiere collegato agli aiuti esteri. Trump ha enfatizzato la necessità di una legislazione sulle frontiere e sull’immigrazione indipendente dagli aiuti esteri, sostenendo che il disegno di legge in discussione sarebbe dannoso e un regalo ai Democratici, escludendo qualsiasi possibilità di sostegno da parte sua.
Disaccordi sulla politica delle frontiere e dell’asilo
Nonostante l’intesa raggiunta al Senato fosse considerata un passo avanti significativo, con il presidente Joe Biden che ha elogiato le riforme contenute nell’accordo come le più severe e giuste degli ultimi decenni per la politica di confine, il futuro del pacchetto di aiuti resta incerto. Il testo, che include misure richieste da tempo dai Repubblicani come regole più stringenti sull’asilo e la fine della pratica del rilascio degli irregolari catturati al confine, potrebbe non essere portato al voto alla Camera dei Rappresentanti.
Il rappresentante Johnson ha puntualizzato la sua critica riguardo al numero di ingressi quotidiani al confine affermato dai Repubblicani, sottolineando che la maggioranza repubblicana alla Camera è fortemente influenzata da Donald Trump. Quest’ultimo, desideroso di mantenere alta la pressione sull’amministrazione Biden riguardo all’immigrazione, potrebbe essere determinante nel bloccare l’approvazione di riforme più severe sul confine. Questa situazione potrebbe alimentare ulteriori tensioni politiche e complicare ulteriormente il percorso legislativo dell’accordo per gli aiuti all’Ucraina.