Il 2023 registra un aumento degli attacchi da squali rispetto all’anno precedente
Cresce il bilancio di morti rispetto al 2022, con il team guidato da Gavin Naylor che ha riportato gli incidenti avvenuti in tutto il mondo. Dei 69 casi documentati, dieci hanno provocato vittime. L’Australia si conferma come il luogo con il tasso più alto di incidenti, rappresentando il 22% di tutti gli attacchi. Gli esperti hanno confermato due decessi negli Stati Uniti, insieme ad episodi singoli verificatisi alle Bahamas, in Egitto, in Messico, e in Nuova Caledonia. Inoltre, sono stati documentati morsi non fatali in varie altre località come Costa Rica, Colombia, Brasile, Nuova Zelanda, Seychelles, Turks e Caicos, Ecuador (nelle Isole Galàpagos) e Sud Africa.
Il contesto degli attacchi e le dichiarazioni degli esperti
“Questo aumento degli attacchi da squalo nel 2023 è in linea con quanto osservato negli anni precedenti,” sottolinea Naylor, aggiungendo che “tuttavia, il numero di vittime è risultato essere più elevato.” Negli Stati Uniti, sono stati registrati 36 attacchi, di cui 16 solamente in Florida. Due di questi attacchi, uno in California e uno alle Hawaii, sono stati fatali per le vittime coinvolte.
“I morsi non provocati sono fondamentali per studiare il comportamento di questi animali,” spiega Naylor. “Come biologi, il nostro obiettivo è comprendere meglio il comportamento di questa specie.” Il tasso più elevato di incidenti si registra tra i surfisti in Australia, i quali rappresentano il 42% dei morsi a livello globale. Gli esperti attribuiscono questo fenomeno al fatto che i surfisti si avventurano in zone remote, dove la sicurezza balneare non è garantita come nelle spiagge tradizionali.
Il ruolo delle specie di squali e i fattori ambientali
“Nella maggior parte dei casi, i morsi non provocati avvengono perché gli squali identificano gli esseri umani come potenziali prede, ma solitamente nuotano via dopo aver realizzato l’errore,” afferma Joe Miguez, uno studente di dottorato coinvolto nel Programma della Florida per la ricerca sugli squali. Tuttavia, alcune specie come lo squalo bianco e lo squalo tigre, sono abbastanza grandi da poter causare danni fatali con un solo morso.
Negli ultimi anni, gli attacchi da parte di squali bianchi sono aumentati significativamente, sia a causa dell’aumento del numero di persone presenti in acqua ogni anno, sia per un maggiore monitoraggio di tali incidenti. I morsi di squalo sono anche correlati alla temperatura dell’acqua e alla densità di popolazione. Nonostante l’incremento degli attacchi, gli esperti sottolineano che il numero di casi nel 2023 rientra nella media degli ultimi dieci anni.
“Ogni anno si verificano meno di 100 morsi non provocati, rendendo più probabile vincere alla lotteria che essere morsi da uno squalo,” spiega Miguez. La maggior parte degli attacchi si concentra durante le estati degli emisferi settentrionale e meridionale, quando gli squali sono più attivi e c’è una presenza maggiore di persone in acqua. Nonostante la bassa probabilità di essere attaccati da uno squalo, l’ISAF fornisce raccomandazioni sulle precauzioni che le persone possono adottare per evitare incontri pericolosi con questi predatori acquatici.