La neve: un inverno di contrasti
La neve, elemento iconico dell’inverno, ha giocato un ruolo ambivalente quest’anno. Mentre nelle pianure l’assenza del manto bianco ha deluso le aspettative, in montagna si prospetta un ritorno imminente. Le temperature miti degli ultimi giorni hanno sciolto la neve presente sulle cime, comportando un calo rispetto alla media stagionale.
Montagna: la neve ritorna?
Nonostante un inverno caratterizzato da temperature insolitamente alte, sembra che la neve stia per fare il suo ritorno sulle vette. L’abbondante innevamento registrato sulla cresta principale delle Alpi all’inizio della stagione contrasta con la scarsità di neve sul versante subalpino. Questo fenomeno, se da un lato potrebbe preoccupare gli amanti degli sport invernali, dall’altro rappresenta un’insperata sorpresa dopo inverni poco generosi.
Le temperature eccezionalmente miti hanno stabilito record negli ultimi mesi, con picchi registrati anche nelle zone solitamente più fresche. Dati sorprendenti hanno caratterizzato gennaio e febbraio, con segnalazioni di minimi storici superati. Locarno Monti ha toccato i 12.1 gradi, battendo il record precedente del lontano 2001. Anche in Val di Blenio, a Comprovasco, si sono registrate temperature sopra i 20 gradi per tre giorni consecutivi, un evento raro che non si verificava da decenni.
La mancanza di neve nelle pianure potrebbe destare preoccupazione per il futuro delle stagioni invernali, ma le montagne si preparano a un possibile ritorno della stagione bianca. Mentre il clima mutevole continua a stupire, gli appassionati di sport invernali e gli amanti della montagna rimangono in attesa, sperando che la neve torni a dipingere di bianco i paesaggi alpini.