Intensificazione delle violenze in Ucraina: Bombe e Missili mietono vittime
Bombe russe su Kherson, almeno quattro vittime – La situazione in Ucraina meridionale è sempre più critica. La notte scorsa, almeno quattro civili sono rimasti vittime di un violento bombardamento russo a Kherson. Il governatore Alexander Prokudin ha reso noto tramite Telegram che due civili sono stati ritrovati morti all’interno di un’auto colpita dai missili e avvolta dalle fiamme. L’impatto ha causato un incendio nel centro di Kherson, aumentando il terrore e la distruzione nella regione.
Attacchi diffusi in varie regioni ucraine
Le truppe del Cremlino non si sono limitate a Kherson ma hanno esteso i loro attacchi anche alla regione orientale di Sumy. L’amministrazione militare ha segnalato ben 25 esplosioni durante la notte, concentrando i bombardamenti sulle comunità di Krasnopil, Bilopillia, Esman e Seredyno-Buda, come riportato da Ukrinform. Il comando militare regionale ha confermato che, solo nelle ultime 24 ore, l’esercito russo ha sparato 144 volte contro ben 20 insediamenti nella regione di Zaporizhzhia, evidenziando un’escalation senza precedenti di violenze e attacchi indiscriminati.
Kiev sotto assedio: aumentano gli attacchi russi – Il conflitto si intensifica e Kiev denuncia un’ondata di attacchi senza precedenti da parte delle forze russe. Secondo il ministro degli Interni Ihor Klymenko, la scorsa settimana sono stati registrati oltre 1.500 attacchi contro l’Ucraina, con un aumento del 25% rispetto alle settimane precedenti. Gli obiettivi sono stati più di 570 insediamenti, soprattutto nella regione di Zaporizhzhia. I dati drammatici rivelano la gravità della situazione: 12 persone hanno perso la vita e altre 60 sono rimaste ferite a causa degli attacchi russi.
Accuse e controaccuse tra Russia e Ucraina
Le accuse si moltiplicano: attacco alla panetteria di Lisichansk – Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha condannato con fermezza l’attacco missilistico ucraino che ha colpito una panetteria a Lisichansk, nella regione di Lugansk, definendolo un “atto terroristico mostruoso”. Mosca ha riportato la morte di 28 persone a seguito di questo attacco. Tuttavia, Petro Andriushchenko, consigliere del sindaco ucraino di Mariupol in esilio, ha respinto queste accuse, affermando che l’obiettivo dell’attacco era in realtà un ristorante frequentato da collaboratori nemici. Le versioni contrastanti complicano ulteriormente la situazione, mentre le vittime continuano a moltiplicarsi in un conflitto sempre più violento e intricato.