![Arresto del boss Marco Raduano e suo braccio destro: dettagli, accuse e cattura 1 20240202 204725](https://masainews.it/wp-content/uploads/2024/02/20240202-204725.webp)
L’arresto del boss Marco Raduano e del suo braccio destro
Marco Raduano, noto come il boss della mafia garganica, è stato catturato in Francia dopo essere evaso dal carcere di massima sicurezza di Nuoro. Il blitz che ha portato alla sua cattura è stato condotto dai carabinieri del Ros, coordinati dal colonnello Lucio Arcidiacono, lo stesso che aveva arrestato Matteo Messina Denaro. Pallone, il soprannome del boss foggiano, era al centro di una sanguinosa guerra a Vieste tra scissionisti e fedeli al vecchio boss Angelo Notarangelo. Le autorità hanno anche arrestato il suo braccio destro, Gianluigi Troiano, latitante da oltre due anni.
I dettagli dell’operazione e le indagini in corso
Entrambi i latitanti sono stati fermati con documenti falsi e senza armi, svelando un circuito di fiancheggiatori che ha facilitato la loro fuga. Il comandante provinciale dei carabinieri di Foggia, Michele Miulli, ha dichiarato che ci sono ancora attività investigative in corso per individuare e arrestare la rete di complicità che ha permesso loro di raggiungere le località all’estero. Nessun dettaglio è stato trascurato nelle indagini che hanno portato alla cattura di Raduano e Troiano, dimostrando la determinazione delle forze dell’ordine nell’affrontare la criminalità organizzata.
Le accuse contro Marco Raduano e la sua pericolosità
Raduano, mentre era latitante, è stato condannato in primo grado all’ergastolo nel processo Omnia Nostra, aggravando così la sua situazione legale. Le accuse nei suoi confronti includono omicidi e tentativi di omicidio, posizionandolo come una minaccia seria secondo la Dda di Bari. L’Europol lo ha definito come ‘uno spietato killer’ e ha evidenziato il ruolo di vertice che aveva all’interno dell’organizzazione criminale operante sul Gargano. La sua cattura rappresenta un successo significativo nella lotta alla criminalità organizzata in Italia.
L’arresto di Marco Raduano non solo ha messo fine alla sua latitanza, ma ha anche svelato dettagli sulle sue abilità nel evadere e sulle falle nel sistema penitenziario. La sua fuga dal carcere di Badu ‘e Carros, considerato uno dei più sicuri d’Italia, ha sollevato interrogativi sulla sicurezza e ha evidenziato la necessità di rafforzare i protocolli di controllo. La determinazione e l’astuzia dimostrate da Raduano nel procurarsi le chiavi e nell’eludere la sorveglianza mettono in luce la sfida costante che le autorità devono affrontare nel contrastare la criminalità organizzata.
Marco Raduano e il suo braccio destro, Gianluigi Troiano, sono ora sotto custodia, ma le indagini continuano per smantellare completamente la rete di complici che li ha aiutati durante la loro latitanza. La cattura di questi due pericolosi latitanti rappresenta un importante passo avanti nella lotta contro la mafia garganica e dimostra l’impegno delle forze dell’ordine nel contrastare la criminalità organizzata in Italia.