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Tragedia nell’ippica: la morte del fantino Dominik Pastuszka
Pisa – La tragedia ha colpito il mondo dell’ippica con la morte del fantino Dominik Pastuszka, un evento che ha sconvolto non solo gli appassionati del settore ma anche coloro che seguono con interesse le corse a ostacoli. Pastuszka, di origini polacche ma residente a Merano, era un professionista esperto nelle corse di questo tipo. La sua carriera e la sua vita sono state tragicamente interrotte da un incidente durante una gara a ostacoli al premio Oleandro, sul prato degli Escoli a Pisa.
Una caduta fatale
Il tragico incidente è avvenuto durante la quarta delle sette corse in programma, sotto gli occhi disperati della moglie e della loro bambina di un anno e mezzo, giunte da Merano per sostenere il fantino. Il cavallo di Pastuszka, War Brave, è stato abbattuto poco dopo la caduta, mentre il fantino è stato trasportato d’urgenza al pronto soccorso di Cisanello. Le sue condizioni erano apparse subito gravi, tanto che è stato sottoposto a un’operazione in neurochirurgia e successivamente trasferito in terapia intensiva.
La lotta per la sopravvivenza
Nonostante gli sforzi del personale medico, il destino di Dominik Pastuszka era segnato. Dopo l’accertamento di morte cerebrale, i medici hanno dovuto comunicare ai familiari la tragica notizia: il fantino non ce l’aveva fatta. La morte cerebrale è stata confermata nella mattina di domenica 4 febbraio, siglando la fine di una carriera e di una vita spezzata sul campo di gara. L’ippica piange la perdita di un professionista stimato, mentre il mondo degli animalisti si interroga sulle condizioni degli animali coinvolti in queste manifestazioni.
La reazione dell’associazione Italian Horse Protection
L’Italian Horse Protection, rappresentata dal presidente Sonny Richichi, ha espresso profondo cordoglio per la scomparsa di Dominik Pastuszka e ha sollevato un dibattito importante riguardo all’utilizzo degli animali in eventi come le corse ippiche. Richichi ha sottolineato come sia ormai inaccettabile sfruttare gli animali in nome di spettacoli che stanno progressivamente perdendo il supporto del pubblico. La morte del fantino polacco ha dunque amplificato le voci di coloro che chiedono maggiore attenzione e tutela per i cavalli e per tutti gli animali coinvolti in queste competizioni.
Il mondo dell’ippica, da sempre affascinante ma anche controverso, si ritrova a fare i conti con una tragedia che mette in discussione non solo le misure di sicurezza in pista, ma anche l’etica e la moralità di uno sport che spesso paga un prezzo troppo alto in termini di vite umane e animali. La morte di Dominik Pastuszka rimarrà un monito per tutti coloro che amano le corse, un richiamo alla prudenza e alla responsabilità che devono essere al centro di ogni competizione equestre.