![Il Caso Vannacci: Tra Controversie Politiche e Strategie Mediatiche 1 20240515 073741](https://masainews.it/wp-content/uploads/2024/05/20240515-073741.webp)
Marco Travaglio su Vannacci: “Idolo della destra per colpa della sinistra”
Marco Travaglio, direttore del Fatto Quotidiano, ha espresso opinioni forti sul caso del generale Vannacci durante il talk politico “Accordi&Disaccordi” in onda sul Nove. Secondo Travaglio, la sinistra ha contribuito in maniera determinante alla trasformazione di Vannacci da “mediocre scrittore” a “evento nazionale e idolo della destra”.
Il generale Vannacci, che si è candidato per la Lega di Matteo Salvini, aveva inizialmente autoprodotto il suo libro senza attendersi grandi vendite. “Pensavo che avrebbe venduto poche centinaia di copie”, ha dichiarato Vannacci in un’intervista. Tuttavia, il libro ha raggiunto quasi 300mila copie vendute, un risultato inaspettato attribuito da Travaglio alla pubblicità insperata fatta dalla stampa di sinistra.
Il ruolo della stampa di sinistra
Travaglio ha sottolineato come la stampa di sinistra abbia parlato del libro di Vannacci come se fosse l’unico disponibile sul mercato, contribuendo così alla sua diffusione. “Questo è il tafazzismo della sinistra in generale”, ha affermato il giornalista, criticando la scelta di dedicare troppi articoli al generale.
Secondo Travaglio, parlare di Vannacci per un giorno sarebbe stato accettabile, ma dedicargli centinaia di articoli ha avuto l’effetto opposto, trasformandolo in un idolo. “Noi abbiamo fatto un calcolo: sono uscite centinaia di articoli sui tre maggiori quotidiani italiani”, ha aggiunto.
Un libro mediocre
Il direttore del Fatto Quotidiano non ha risparmiato critiche al contenuto del libro di Vannacci, definendolo “molto mediocre” e “scritto male”. Ha descritto le opinioni espresse nel libro come “chiacchiere da bar” e ha riconosciuto che alcune uscite di Vannacci sono comprensibili dato il clima di politicamente corretto che, secondo lui, impedisce di esprimere liberamente certe opinioni.
Travaglio ha anche citato l’esperienza militare di Vannacci, affermando che l’esercito era consapevole della sua personalità, motivo per cui era stato relegato a un ufficio dove si occupava di cartografia, nonostante un curriculum che include missioni in Afghanistan e una rappresentanza in Russia.
La strategia di Salvini
Secondo Travaglio, Matteo Salvini ha sfruttato il caso Vannacci per cercare di guadagnare voti. “Salvini ci è saltato sopra, dato che i voti non li prende più lui, pensa che li prenderà con Vannacci”, ha detto il giornalista. Tuttavia, Travaglio ha espresso dubbi sull’efficacia di questa strategia, ritenendo che i potenziali voti per Vannacci provengano già dalla base elettorale della Lega.
Il giornalista ha anche ipotizzato che Vannacci potrebbe attirare voti solo dai Fratelli d’Italia, considerando che il partito di Giorgia Meloni si è ormai istituzionalizzato. “Quelli di destra che vogliono un contestatore dell’establishment, magari votano Vannacci”, ha aggiunto Travaglio.
Un contesto politico complesso
Il caso Vannacci riflette un contesto politico complesso in Italia, dove la polarizzazione tra destra e sinistra sembra acuirsi. La figura del generale è diventata un simbolo per una parte dell’elettorato di destra, desiderosa di contestare l’establishment rappresentato da Meloni e Salvini.
La strategia di Salvini di puntare su figure come Vannacci potrebbe rivelarsi un’arma a doppio taglio, rischiando di frammentare ulteriormente il panorama politico della destra italiana. Allo stesso tempo, la sinistra deve affrontare le conseguenze del proprio “tafazzismo”, come lo ha definito Travaglio, evitando di trasformare figure controverse in fenomeni mediatici.
L’impatto mediatico
L’impatto mediatico del caso Vannacci evidenzia il potere della stampa nel plasmare l’opinione pubblica. La copertura estensiva da parte della stampa di sinistra, inizialmente intesa come critica, ha finito per dare una visibilità inaspettata al generale e al suo libro.
Questo episodio solleva interrogativi sul ruolo dei media nel contesto politico attuale e sulla responsabilità dei giornalisti nel trattare figure e argomenti controversi. La pubblicità insperata di cui ha parlato Travaglio è un esempio di come l’attenzione mediatica possa avere effetti imprevisti.
Conclusioni parziali
Il caso Vannacci serve da monito per il futuro. L’attenzione eccessiva su figure controverse può avere l’effetto opposto a quello desiderato, trasformando critiche in promozioni e figure marginali in idoli di massa. La sfida per i media e i politici è trovare un equilibrio tra la necessità di informare e il rischio di amplificare fenomeni che, altrimenti, resterebbero limitati.