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Violenza senza freni: il dramma di un 13enne massacrato da una baby gang a Napoli
Un episodio di violenza inaudita ha scosso la quiete di San Giorgio a Cremano, provincia di Napoli, dove un ragazzo di appena 13 anni è stato brutalmente aggredito da una baby gang. La vicenda, avvenuta nella serata di domenica nella villa comunale della cittadina, ha visto il giovane circondato e picchiato selvaggiamente da un gruppo di circa venti coetanei, armati di bastoni e tirapugni.
Il minorenne, dopo essere stato accerchiato e reso impossibilitato a fuggire, ha subito un vero e proprio pestaggio che gli ha causato un trauma cranico e contusioni in diverse parti del corpo. Trasportato d’urgenza all’ospedale pediatrico Santobono di Napoli, il giovane è stato giudicato guaribile con una prognosi di quindici giorni.
La denuncia e le indagini in corso
Il giorno seguente l’aggressione, il ragazzo, accompagnato dalla madre, ha presentato denuncia presso la locale stazione dei carabinieri, dando avvio a un’indagine che cerca di fare luce sull’accaduto. Secondo le prime informazioni, non sembrano esserci motivi concreti dietro questo gesto di violenza estrema, se non futili motivi che hanno scatenato la furia dei giovani aggressori.
Gli investigatori stanno lavorando per identificare tutti i componenti della baby gang, alcuni dei quali risiederebbero nel quartiere Ponticelli di Napoli, non lontano dal luogo dell’aggressione. Nonostante non sia ancora chiaro se la zona fosse monitorata da telecamere di sicurezza, le forze dell’ordine stanno setacciando la villa comunale alla ricerca di prove e testimonianze che possano aiutare a ricostruire la dinamica dell’episodio.
Un fenomeno in preoccupante crescita
Questo brutale episodio si inserisce in un contesto più ampio di violenza giovanile che, secondo recenti dati diffusi dalla polizia di Stato, sta conoscendo una preoccupante crescita. Nel corso del 2023, si è registrato un incremento del 14% dei reati commessi da giovani e minorenni, tra cui rapine, lesioni dolose, risse, percosse e violenze sessuali, spesso perpetrate ai danni di ragazze minorenni.
Le autorità sottolineano il ruolo negativo giocato dai social media, che sembrano fungere da amplificatori per la violenza, trasformandola in un atto di sfida sociale. La tendenza all’imitazione e alla ricerca di approvazione attraverso gesti estremi rappresenta un ulteriore elemento di preoccupazione, soprattutto alla luce del crescente fenomeno di violenza tra coetanei.
La comunità sotto shock
La comunità di San Giorgio a Cremano è rimasta profondamente scossa da questo episodio. Il pestaggio del giovane 13enne non solo ha riportato l’attenzione sul tema della sicurezza pubblica e sulla necessità di prevenire simili atti di violenza ma ha anche messo in luce la fragilità di alcuni giovani, spinti verso la criminalità e la violenza da dinamiche sociali complesse e spesso incomprensibili.
La risposta delle istituzioni e delle forze dell’ordine è attesa con urgenza dalla popolazione, che chiede misure concrete per contrastare la diffusione della delinquenza giovanile e per garantire un ambiente sicuro per la crescita e lo sviluppo dei propri figli.
Le indagini in corso dovranno fare luce sui dettagli di questa aggressione, cercando di risalire ai responsabili e alle dinamiche che hanno portato a un simile sfogo di violenza. La speranza è che episodi del genere possano diventare un triste ricordo del passato, grazie a interventi mirati e a una maggiore sensibilizzazione sul tema della violenza giovanile.