![Leonardo: decisione di sospendere le visite ai centri accademici e prospettive sulla sicurezza e l'innovazione in Europa 1 20240422 093258 1](https://masainews.it/wp-content/uploads/2024/04/20240422-093258-1.webp)
La decisione di Leonardo: stop alle visite in centri accademici per motivi di sicurezza
Durante la seconda giornata del Festival euromediterraneo dell’economia (Feuromed), tenutasi a Napoli, l’amministratore delegato di Leonardo, Roberto Cingolani, ha annunciato in un’intervento via video collegamento una decisione significativa: la sospensione delle visite dell’azienda in centri accademici a causa di problemi di sicurezza. “Mi scuso di non esserci, ma purtroppo ci sono stati problemi di sicurezza”, ha esordito Cingolani, facendo riferimento a recenti episodi di aggressione fisica subiti da tecnici e ingegneri dell’azienda da parte di manifestanti. Questi eventi hanno spinto l’azienda a interrompere, almeno per il periodo di un mese, le attività in contesti universitari.
Il fenomeno delle aggressioni, descritto dall’AD come “imbarazzante”, solleva preoccupazioni sul clima di tensione che si sta creando attorno alle figure professionali impegnate nel dialogo con il mondo accademico. “Andiamo semplicemente a parlare con gli studenti perché c’è carenza di personale Stem ed è importante, per il futuro e il progresso della tecnologia del Paese e dell’Europa, che ci sia grande attenzione alla produzione di cervelli Stem”, ha aggiunto Cingolani, sottolineando l’importanza dell’interazione con il mondo universitario per stimolare la formazione in ambiti chiave per l’innovazione.
Una prospettiva europea sulla sicurezza e l’innovazione
Nel corso del suo intervento, l’amministratore delegato ha toccato temi rilevanti non solo per l’azienda ma per l’intero continente. La percezione di insicurezza, a livello sia nazionale sia continentale, è stata evidenziata come una sfida cruciale. Gli Stati membri, secondo Cingolani, stanno riflettendo sulla possibilità di unire le forze per accrescere la competitività e la sicurezza a livello europeo. “Unire le forze è molto complesso da un punto di vista politico ma non è più semplice a livello industriale”, ha commentato, sottolineando la necessità di superare le barriere nazionali per affrontare le sfide comuni.
L’idea di una collaborazione più stretta tra i giganti della difesa europei implica una rivoluzione industriale: le aziende dovrebbero essere disposte a rinunciare ad alcune linee produttive tradizionali in favore di un approccio più coordinato e condiviso. “Si può cominciare facendo delle joint venture, delle alleanze ma serve un disegno”, ha spiegato Cingolani, evidenziando il bisogno di una strategia comune che superi gli interessi nazionali di breve termine per focalizzarsi su obiettivi a lungo termine e di più ampia portata.
Reazioni istituzionali e la strada verso il futuro
La decisione di Leonardo di sospendere le visite nei centri accademici ha suscitato reazioni a livello istituzionale. Gli uffici del ministero dell’Università e della Ricerca hanno prontamente contattato i vertici dell’azienda, esprimendo preoccupazione per gli eventi recenti. La ministra Anna Maria Bernini, in particolare, ha espresso “profondo sconcerto” per gli attacchi subiti dai membri del team di Leonardo e ha manifestato vicinanza alle vittime, contattando direttamente il rettore dell’Università di Palermo, Massimo Midiri, per acquisire maggiori dettagli sugli episodi di violenza.
Questi eventi pongono in evidenza la necessità di un dialogo costruttivo tra il mondo accademico, le aziende e le istituzioni, per garantire un ambiente sicuro in cui possano fiorire la conoscenza e l’innovazione. La sicurezza, come sottolineato da Cingolani, non è solo una questione nazionale ma richiede un approccio coordinato a livello continentale. “Ma ci sta perché la sicurezza non è un problema domestico ma continentale”, ha rimarcato l’AD, invitando a un impegno congiunto per affrontare le sfide del presente e del futuro con “grande sforzo, trasparenza e grande obbiettività”. La strada da percorrere è complessa, ma la volontà di superare gli ostacoli e di lavorare insieme per un obiettivo comune sembra essere un punto fermo nel panorama europeo attuale.