![Don Gherardo Gambelli: il nuovo arcivescovo che porta una ventata di cambiamento a Firenze 1 20240419 130750](https://masainews.it/wp-content/uploads/2024/04/20240419-130750.webp)
Una svolta storica per l’Arcidiocesi di Firenze: l’arrivo di Don Gherardo Gambelli
La comunità ecclesiastica di Firenze ha accolto con entusiasmo l’annuncio della nomina del nuovo arcivescovo, Don Gherardo Gambelli, un evento che segna una svolta significativa per l’Arcidiocesi. Questa decisione, ratificata dal Papa, pone fine a due anni di attesa, succedendo al cardinale Giuseppe Betori. La scelta di Gambelli, un semplice parroco con un’ampia esperienza missionaria in Ciad, è stata accolta con un applauso scrosciante nella cattedrale di Santa Maria del Fiore, dimostrando il forte sostegno della comunità locale.
Don Gherardo Gambelli, 54 anni, originario di Viareggio ma cresciuto a Castelfiorentino, rappresenta un profilo atipico per una carica di tale prestigio. Ordinato prete a Firenze nel 1996, ha trascorso quasi 12 anni in Ciad come missionario, periodo durante il quale ha anche svolto il ruolo di cappellano in carcere e vicario apostolico. Dal 2023 è parroco della Madonna della Tosse, dimostrando un impegno costante verso le periferie sociali ed esistenziali, in linea con i desideri di Papa Francesco.
Un approccio missionario al cuore di Firenze
La nomina di Gambelli è stata descritta come un “segno grande di fiducia” da parte del vescovo di Roma verso la diocesi di Firenze. Il neo arcivescovo ha espresso il desiderio di portare la ricchezza della sua esperienza missionaria nella gestione della diocesi, puntando a una “conversione missionaria della Chiesa” che si rivolga alle periferie, in risposta agli appelli del Papa. Questo approccio, che privilegia l’attenzione agli ultimi e l’apertura verso le periferie esistenziali, sembra preludere a un rinnovamento spirituale e sociale all’interno della comunità fiorentina.
Gambelli ha inoltre rivolto un pensiero speciale ai detenuti della casa circondariale di Sollicciano, dove ha svolto il suo ministero come cappellano nell’ultimo anno pastorale, segno della sua vicinanza ai più deboli e della volontà di includere tutti i membri della società nel percorso di rinnovamento della Chiesa.
La reazione della comunità ecclesiastica e civile
La nomina di Don Gherardo Gambelli ha suscitato reazioni positive sia all’interno della comunità ecclesiastica che in quella civile. Il cardinale Giuseppe Betori, predecessore di Gambelli, ha espresso gratitudine per la scelta di un prete fiorentino come suo successore, sottolineando il forte legame di Gambelli con la diocesi e la sua esperienza missionaria come risorse preziose per il futuro della Chiesa di Firenze. Anche il cardinale Augusto Paolo Lojudice, tra i primi a congratularsi, ha evidenziato la prontezza nel continuare il lavoro a favore delle persone più fragili, in sinergia con gli altri vescovi della Toscana.
Leonardo Bianchi, docente costituzionalista dell’Università di Firenze e cattolico impegnato, ha interpretato la scelta di Gambelli come un invito a rianimare la vita ecclesiastica, sociale e culturale dell’Arcidiocesi, promuovendo lo sviluppo di persone libere, forti e coraggiose. Bianchi vede nel 2024 un anno di svolta, capace di portare speranza attraverso la figura di nuovi pastori radicati nelle realtà diocesane.
Un nuovo Umanesimo cristiano a Firenze
La visione di un rinnovato umanesimo cristiano, fondato sulla testimonianza del Risorto e l’impegno sociale e culturale, si colloca al centro della missione di Gambelli. La capacità di promuovere vocazioni laicali e orientare la condivisione di cultura e azione politica tra cattolici, cristiani e persone di buona volontà è vista come cruciale per affrontare le sfide contemporanee e costruire percorsi di pace. L’Arcidiocesi di Firenze, con la sua ricca eredità spirituale, storica e culturale, è chiamata a essere protagonista di questo rinnovamento, speranza per il mondo in un momento di profonda necessità di dialogo e costruzione comune.
La nomina di Don Gherardo Gambelli rappresenta dunque non solo un cambiamento alla guida dell’Arcidiocesi di Firenze ma segna anche l’avvio di un percorso di rinnovamento interno, con l’obiettivo di rispondere in modo concreto alle esigenze delle periferie e di promuovere una Chiesa più inclusiva e missionaria, in piena sintonia con le indicazioni di Papa Francesco. La comunità fiorentina, così come quella ecclesiastica più ampia, attende ora di vedere i frutti di questa nuova guida, pronta a camminare insieme verso le sfide e le opportunità del futuro.