La metamorfosi di Sergio De Caprio, da cacciatore di boss a politico
Da eroe indiscusso della lotta alla mafia a figura controversa nella politica italiana, la storia di Sergio De Caprio, noto come il capitano Ultimo, è una narrazione di coraggio, sacrificio e una costante ricerca di giustizia. La sua carriera è stata segnata da momenti di trionfo e di polemica, culminando in una serie di trasformazioni che lo hanno visto passare dall’essere un simbolo della lotta contro il crimine organizzato a un attivista per l’ambiente e, più recentemente, a un candidato politico.
Il capitano Ultimo è entrato nella storia il 15 gennaio 1993, giorno in cui guidò la squadra dei Carabinieri che arrestò Totò Riina, il capo dei capi di Cosa Nostra. Questo evento segnò una svolta nella guerra dello Stato italiano contro la mafia, elevando De Caprio a eroe nazionale. Tuttavia, la sua carriera non è stata priva di controversie. Fu accusato, insieme all’allora comandante del Ros Mario Mori, di aver ritardato la perquisizione del covo di Riina, un’accusa che poi è stata respinta in tribunale.
I conflitti interni e la nuova missione
Nonostante il successo, il percorso di De Caprio all’interno dell’Arma dei Carabinieri non è stato semplice. Divergenze con i comandanti lo portarono a lasciare il Ros, approdando poi al Nucleo Operativo Ecologico dove si occupò di indagini ambientali. Questa transizione rappresentò un netto cambio di direzione nella sua carriera, focalizzandosi su tematiche diverse ma sempre con lo stesso spirito di servizio.
Interrogato sulle sue scelte di vita e sulla possibilità di aver commesso errori, De Caprio rispose con umiltà: ‘È come chiedere a una persona di misurare l’amore che ha dato, come lo ha dato. Ognuno ama come riesce, io per l’Arma e per il popolo l’ho avuto. Avrò fatto errori, ma importante è sognare, rialzarsi.’ Le sue parole riflettono la profondità del suo impegno e la sua resilienza di fronte alle critiche e alle difficoltà.
Il passaggio alla politica
La transizione di De Caprio dalla lotta armata contro la mafia alla politica è stata altrettanto significativa. Nel 2013, si candidò con Fratelli d’Italia – Centrodestra Nazionale per l’elezione del presidente della Repubblica, ricevendo un modesto numero di voti nei vari scrutini. Questa esperienza, tuttavia, non segnò la fine del suo impegno politico. Nel febbraio 2020, è stato nominato assessore regionale alla Tutela dell’Ambiente della Regione Calabria da Jole Santelli, un ruolo che gli ha permesso di continuare a lottare per le cause in cui crede, ma questa volta dal punto di vista ambientale.
La sua dedizione alle questioni ambientali e alla tutela del territorio ha trovato nuova espressione nella sua ultima avventura politica. De Caprio si è unito alla lista elettorale promossa da Cateno De Luca, sindaco di Taormina e leader di Sud chiama Nord, in vista delle elezioni europee di giugno. Questa decisione segna l’ennesimo capitolo nella vita di un uomo che ha dedicato la sua esistenza al servizio degli altri, sia sul campo che nelle istituzioni.
Un’eredità di coraggio e controversia
La vita di Sergio De Caprio, il capitano Ultimo, è stata un viaggio attraverso momenti di acuto pericolo, decisioni difficili e scelte di vita che hanno suscitato ammirazione tanto quanto dibattito. La sua figura rimane emblematica non solo per il suo ruolo chiave nella cattura di uno dei più noti boss mafiosi d’Italia ma anche per il suo impegno costante nel cercare di rendere il mondo un posto migliore, sia che si trattasse di combattere la mafia o di proteggere l’ambiente.
Il suo percorso dimostra che la ricerca della giustizia può assumere molteplici forme e che la battaglia contro il crimine e la corruzione non è limitata alle operazioni sul campo ma continua anche attraverso l’impegno civile e politico. La storia del capitano Ultimo è un promemoria potente del fatto che, nonostante le polemiche e le prove, alcuni individui sono disposti a mettere tutto in gioco per i loro ideali, trasformando le loro vite in un esempio di dedizione al servizio della comunità e della nazione.